Pippo Inzaghi nuovo allenatore: «Per me Brescia è posto speciale»
«Abbraccio questo progetto con tanto entusiasmo. Per me non è mai una questione di categoria, ma di quello che sento: il Brescia mi ha voluto tanto, il presidente Massimo Cellino mi ha fatto da subito sentire molto importante. Avrei anche potuto stare ancora in serie A, ma quando io presto la parola è quella e da subito ho sentito di essere stato accolto qui benissimo, sento di essere benvoluto».
Inzaghi è stato introdotto da Cellino, di solito restio a farsi vedere in compagnia degli allenatori: «Ho fatto di tutto per avere Inzaghi, ero suo tifoso quando giocava… Tutti vogliamo andare in serie A, ma non deve essere questo lo spirito con il quale cominciamo questa stagione: voglio il mantenimento della categoria e la crescita dei nostri ragazzi giocando un buon calcio: il progetto è biennale». «Mi piace quel che ha detto il presidente, è l'approccio giusto, fermo restando che tutti siamo ambiziosi e ci piace sognare. Ma non si deve pensare che siccome due anni fa ho vinto un campionato di serie B, allora vincere sarà automatico. Ci vorrà tanto impegno, ci vorrà sacrificio. Io e i miei collaboratori daremo tutti noi stessi per una piazza e una squadra di blasone. Come sempre porto con me la fame che mi deriva dalla grande passione che ho per il calcio: c'è chi si sente bene a stare a casa, io mi sento bene solo sul campo e ad allenare».
Pippo Inzaghi ha giocato con Andrea Pirlo, bresciano doc: darebbe all'amico il consiglio di ripartire pure lui da un passo indietro? «Non amo molto dare consigli. Semplicemente dico che non deve essere mai una questione di categoria, ma di voglia e di passione».
Inzaghi ha avuto tra i suoi mentori Gigi Cagni: «Un allenatore col quale mi sento ancora tantissimo che qui ha fatto una grande salvezza: cercherò di imparare anche da lui». Sulla squadra: «Io sono contento della base che c'è ("A Pippo ho detto che non cederò nessuno" interviene Cellino, ndr) e sono convinto che ci siano grossi margini di crescita per tanti ragazzi interessanti che già ci sono. Chi non ha entusiasmo potrà andare, ma io non penso che ci sia da trovare entusiasmo per stare al Brescia: quello lo si trova in maniera naturale. A ogni modo con me le regole sono chiare: chi non si allena bene non gioca. Tutto va meritato e conquistato sul campo. Per me Brescia è un posto speciale: da piccolo quando ero tifoso o mi facevo portare a San Siro oppure a Brescia». Ora Inzaghi andrà in vacanza: appuntamento al 7 luglio per l'inizio del ritiro di Darfo.
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