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Per i 50 anni del Mompiano i messaggi di Balotelli e De Zerbi

L’Uso Mompiano nei giorni scorsi ha festeggiato i 50 anni di storia. Mario Balotelli e De Zerbi mossero lì i primi passi
Il videomessaggio di De Zerbi per la festa del Mompiano
Il videomessaggio di De Zerbi per la festa del Mompiano
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Quante volte avete associato la parola "calcio" al quartiere di Mompiano? Tante, troppe. Mompiano è il quartiere del pallone per eccellenza e qui si trovano lo stadio Mario Rigamonti e la Club House del Brescia.

Ma c’è anche una realtà decisamente più piccola, l’Uso Mompiano, che nei giorni scorsi ha festeggiato i 50 anni di storia. L’Uso è la squadra dell’oratorio ed è un punto di riferimento per tutti i ragazzi della zona. La società, oggi capitanata dal presidente Lino Fasani, fu fondata nel 1966 ma, per mancanza di un terreno di gioco all’altezza, fu costretta nei primi tempi a migrare a Nave.

Il campo arrivò solo nel 1973 e fu costruito vicino alla sede attuale, a pochi passi dalla chiesa di San Gaudenzio. Con il passare degli anni, grazie al grande lavoro svolto da volontari che si fanno in quattro per far andare avanti il progetto, il club si è ingrandito ed oggi conta almeno 20 ragazzi per categoria.

In questo mezzo secolo si sono susseguiti dirigenti, allenatori e giocatori ma, come sottolinea il presidente Fasani, valori, come il rispetto, la correttezza e l’educazione, non sono mai andati persi.
Tra tutti i bambini che hanno mosso i primi passi qui, due sono diventati professionisti ed hanno giocato in Champions League: Mario Balotelli e Roberto De Zerbi.

Entrambi hanno voluto essere vicini al loro primo club in questo giorno speciale ed hanno inviato un videomessaggio di auguri, che è stato proiettato durante la cena sociale. L’attaccante del Nizza ha fatto arrivare i suoli saluti direttamente da Dubai, mentre il tecnico del Palermo ha realizzato un vero e proprio discorso nel quale si è detto molto riconoscente nei confronti dell’Uso. L’ex trequartista di Brescia e Napoli ha concluso, mettendo in risalto la serietà della società e l’impegno encomiabile dei numerosi volontari che permettono a centinaia di ragazzi, tra i quali (negli Esordienti B) suo figlio Alfredo, di praticare lo sport più bello del mondo.

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