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Oro a Rio, la lezione di Alex Zanardi

«Dove prendo tutta questa forza? Ma non serve. Tante persone credono di aver già dato tutto e ancora non hanno tirato fuori il loro potenziale».
  • Alex Zanardi trionfatore a Rio de Janeiro
    Alex Zanardi trionfatore a Rio de Janeiro
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    Alex Zanardi trionfatore a Rio de Janeiro
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    Alex Zanardi trionfatore a Rio de Janeiro
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Giornata d’oro per l’Italia alle Paralimpiadi di Rio. Dopo la vittoria di Alessandro Zanardi nella cronometro H5, sempre nel ciclismo Vittorio Podestà si è imposto nella cronometro H3 e Luca Mazzone nella cronometro, Assunta Legnante ha vinto l’oro nel lancio del peso, e Beatrice «Bebe» Vio ha vinto la medaglia d’oro nel fioretto di categoria B, portando finora a sette il totale dei successi degli azzurri in questa edizione dei Giochi.

Ma il grande protagonista di giornata è stato l’ex pilota di Formula 1 che ha vinto, bissando il titolo di Londra, con il tempo di 26’36’’81 al termine di una super rimonta e sconfiggendo l’australiano Stuart Tripp.

«Siccome sono ancora un ragazzino e voglio ancora andare avanti - ha detto Zanardi al termine della gara -, dedico quest’oro a Gianmarco Tamberi, che una medaglia l’avrebbe sicuramente vinta. Gli mando un bacio d’incoraggiamento, alle prossime Olimpiadi tiferemo tutti per lui».

Il pensiero dell’ex pilota è andato al 24enne atleta italiano che, a causa di un infortunio al tendine d’Achille, è stato costretto a saltare i Giochi brasiliani dove avrebbe potuto puntare al podio nella gara di salto in alto. Ma non c’è solo Tamberi nei pensieri di Zanardi.

«Che bello - dice il 49enne bolognese -: ringrazio la mia mamma che mi ha messo al mondo, mia moglie che mi ama, mio figlio, il mio allenatore. Dove prendo tutta questa forza? Ma non serve, puoi fare quello che vuoi. Tante persone credono di aver già dato tutto e ancora non hanno tirato fuori il loro potenziale. Sono tre anni che ci do dentro e sono contento di essere riuscito a costruire qualcosa di speciale»

 

 

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