Offese il vice Questore: Andrea Caracciolo a processo
Andrea Caracciolo contro Paolo Rossi. Non in una sfida all’insegna del gol, ma in un’aula di tribunale. Perché il Paolo Rossi in questione sulla carta d’identità non ha scritto campione del mondo nell’82, ma di professione fa il vice questore di Livorno. Ed è l’agente di Polizia che il bomber del Brescia ha platealmente mandato a quel paese la sera del 26 maggio 2013, al termine della semifinale play off tra i toscani e le rondinelle.
L’Airone, non si sarebbe limitato al caro e vecchio vaffa, ma avrebbe letteralmente riempito di insulti il poliziotto, “offendendone il prestigio e l’onore” scrive il tribunale di Livorno nel decreto di citazione in giudizio. Andrea Caracciolo andrà così a processo il prossimo dieci aprile per oltraggio a pubblico ufficiale. Questo perché l’Airone si è opposto alla condanna di 7500 euro, da versare in 25 rate da 300 euro ciascuna, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno. Andrà a dibattimento Caracciolo e sul banco dei testimoni sfileranno i compagni di squadra di quella sera, ma anche giornalisti e dirigenti sportivi.
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