Ode ai gol di Mario Balotelli: i video della sua carriera
Online e nelle chat si trovano già cori, striscioni, fotomontaggi: Mario Balotelli deve ancora fare il primo allenamento con il Brescia, previsto martedì, ma il suo approdo in biancoblù già fa sognare. I tifosi delle rondinelle, prima di tutto, ma anche i moltissimi fan che l’attaccante ha raccolto in tutto il mondo. Merito del talento e di una naturale capacità di concentrare su di sé l’interesse dei media. A volte in positivo, altre in negativo, con le cosiddette balotellate, l’ultima delle quali è andata in scena a Napoli. D’altronde, per questo lato della sua personalità, lo slogan l’ha creato lui stesso con la maglietta mostrata al mondo dopo un gol con il Manchester (era stato beccato due giorni prima in uno strip club): «Why always me?» (traducibile con un autoindulgente «perché sempre io?»).
In ogni caso, quanti altri calciatori sono finiti sulla copertina del Time, inseriti tra le cento personalità più influenti al mondo? Se però Supermario è un colpo di mercato destinato a entrare nella storia, è per un fatto semplice: sa segnare come pochi. Altro che fallimento, come lo definì Patrick Vieira, suo allenatore al Nizza. Balotelli ha classe: se ci fosse qualche dubbio a riguardo, basta rivedere i suoi gol raccolti nei video che circolano online. A partire da quando, dopo l’esperienza nel Lumezzane (iniziata in C1 il 2 aprile del 2006), approdò nella primavera dell’Inter, vicendo un campionato.
Facciamo però un passo in avanti, andiamo nel 2012, agli Europei in cui l’Italia arrivò seconda, sconfitta in finale dalla Spagna. Se c’è un momento in cui Balo è entrato nella storia, è dopo il secondo gol contro la Germania, su lancio al bacio di Montolivo. La sua posa statuaria è ancora fonte di meme online.
Non dimentichiamoci, sempre in quell’Europeo, la rete in semirovesciata contro l’Irlanda.
Con la Nazionale, Balotelli ha segnato 14 gol in 36 gare (ne ricordiamo una super contro il Brasile, la trovate qui al terzo minuto): non è un mistero che la scelta di tornare in Italia sia legata alla speranza di tornare a vestire la maglia azzurra. L'ultimo gol risale all'anno scorso, contro l'Arabia Saudita. Il ct Roberto Mancini, suo mentore, aspetta che Balo mostri il suo valore sul campo, prima di tornare a convocarlo.
Torniamo indietro, però, agli anni in nerazzurro. Dopo la Primavera, Balotelli approda in prima squadra e con il suo allenatore e mentore Roberto Mancini vince complessivamente tre scudetti, una Supercoppa italiana, una Coppa Italia e una Champions League, tra il 2007 e il 2010, segnando 28 gol in 86 partite.
Balotelli ritrova Roberto Mancini in Inghilterra, al Manchester City, dove resta dal 2010 al 2013 mettendo a segno 30 gol in 80 gare, accompagnati dalla vittoria di un campionato, una Coppa d’Inghilterra e una Community Shield.
Nel 2013, il ritorno in Italia, al Milan. In archivio vanno 33 gol in 77 partite, ma nessun trofeo.
Al Liverpool, nonostante le grandi attese, non vive una delle sue stagioni migliori, con soli 4 gol in 28 match.
Dopo una breve parentesi al Milan, tra il 2015 e il gennaio 2016, Supermario vola in Francia per giocare a Nizza. Il risultato? 76 partite e 43 gol, che trovate qui.
Infine, l’esperienza con l’Olympique Marsiglia, da gennaio a giugno di quest’anno, con 8 gol in 15 gare.
Dicevamo della capacità di Balotelli di attirare l’attenzione dei media: che ne pensate di questo selfie formato video girato in diretta allo stadio dopo un (gran) gol?
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