Nuova curva nord, il progetto passa da Bergamo

Il Rigamonti è vuoto come solo uno stadio sa esserlo. Silenzioso e assolato, aspetta che partano i lavori per la realizzazione della nuova curva nord tubolare che avvicinerà gli ultrà al campo, collocandoli a ridosso della porta. Erano stati annunciati per la fine di luglio, ma quando mancano 23 giorni all'inizio del campionato il progetto è ancora fermo.
La Gsport, concessionaria della pubblicità per lo stadio in cui gioca il Brescia, sta ultimando i preparativi per la realizzazione della struttura progettata dalla Ceta di Bergamo. L'azienda è specializzata in tribune in metallo per impianti di vario tipo. Al Rigamonti è già intervenuta negli anni passati, in occasione dell'ampliamento verso l'alto della nord e della gradinata. La nuova curva, che eliminerà l'odiata pista di atletica con annessa area verde, sarà alta all'incirca 12 metri e potrà ospitare 4.000 tifosi. Per cercare progetti simili portati a termine dall'azienda di Bergamo basta andare a Mantova, Empoli, Siena e Gubbio, per citarne alcuni.
A questo punto, la Ceta aspetta solo che dalla Gsport arrivi il via libera ai lavori, una volta terminate le pratiche autorizzative. In realtà, un contratto tra le due parti non c'è ancora: non è affatto detto che all'ultimo minuto non possa subentrare un terzo soggetto che porti a termine il progetto definito dai bergamaschi.
«Contiamo di avere la nuova curva nord pronta tra la prima e la seconda giornata - spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Mario Labolani -. Per l'inizio dei lavori è questione di giorni, la Gsport sta concludendo le autorizzazioni. Non si tratta di lavori complessi: basta spostare le vetrate, fare una gettata e costruirvi sopra la curva». Chi paga? «La Gsport si finanzia attraverso le sponsorizzazioni, il Comune non mette un euro» aggiunge l'assessore. E A2A? «È già uno sponsor del Rigamonti».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato