Non addio, Boscaglia dice «arrivederci» al Brescia
Basta un anno per stilare un bilancio che sia completo? Per mister Boscaglia, certo che sì. E così, mentre è praticamente chiusa la partita con Cristian Brocchi, nuovo allenatore del Brescia, il suo predecessore affida ad una lettera aperta il proprio saluto ai bresciani.
«Nel calcio, come nella vita, - ha scritto di suo pugno Roberto Boscaglia - ci sono dei rapporti che, pur vissuti pienamente, sono destinati a finire, al di là della volontà dei protagonisti. Parlando proprio del rapporto che mi lega a Brescia e al Brescia, lo sento così elevato, che non mi piace usare la parola “finito”. Preferisco, invece, utilizzare la parola “interrotto”. Perché, al di là della professionalità che deve accompagnare il mio ruolo, la speranza è che questo non sia un addio, ma un arrivederci. La speranza è che la strada del Brescia e quella della mia storia futura possano incontrarsi di nuovo, per scrivere altre pagine esaltanti della storia di questo club».
Nelle righe che precedono «l'arrivederci», Boscaglia ringrazia la dirigenza della società, con cui scrive di aver avuto «un rapporto eccellente», ma anche «i medici, lo staff sanitario, il team manager, i magazzinieri e tutti i collaboratori che rendono il Brescia Calcio una famiglia meravigliosa».
Un grazie ai giocatori, che hanno «interpretato al meglio il loro ruolo di combattenti al servizio del gruppo», e poi ai tifosi, con i quali si sarebbe instaurato un «rapporto speciale». Hanno «apprezzato dal primo giorno come i nostri calciatori abbiano sempre dato il massimo e mai si siano tirati indietro. Sono contento per le gioie che abbiamo regalato loro, mi è dispiaciuto quando il nostro rendimento non è stato all’altezza dell’impegno profuso».
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