Nelle vene di Jenna Prandini scorre sangue bresciano

Scorre sangue bresciano nelle vene di Jenna Prandini, l'atleta di 22 anni da Clovis, California, che fa il suo esordio in una grande competizione internazionale.

Le origini di Jenna sono chiaramente italiane, anzi bresciane. Di Lodrino per la precisione. Dal piccolo comune della Val Trompia nel 1910 il bisnonno Pietro Antonio partì in cerca di fortuna in America. Dopo una lunga navigazione giunse a Porterville, in California, dove cominciò a lavorare nell’agricoltura e nell’allevamento. Cinque anni dopo conobbe Teresa, giovane emigrata dalla Calabria, che divenne ben presto sua moglie. La coppia ebbe cinque figli, il maggiore Carlo è il nonno di Jenna. Oggi ha 83 anni e parla perfettamente l’italiano. Il padre della sprinter è invece Carlo junior che è impiegato nel distretto scolastico di Clovis, città da 100mila abitanti. Dal 2012 Jenna si è trasferita a Eugene, la capitale dell’atletica a stelle e strisce dove studia Psicologia all’Università dell’Oregon.

In zona mista al termine della sua gara (seconda in 22”95 alle spalle dell’ivoriana Ta Lou e qualificata alle semifinali col quindicesimo tempo) Jenna è molto disponibile. Dopo aver parlato con la stampa americana accetta la nostra richiesta e si ferma volentieri a chiacchierare. “Lodrino, Brescia? Ne ho sentito parlare dai mio padre, ma non ci sono mai stata. In verità non ho mai visitato l’Italia. Mi piacerebbe farlo, magari tra qualche anno. Diciamo che è un mio obiettivo. Sarebbe fantastico poter fare un viaggio nel vostro Paese dopo essermi laureata. Ricordo che qualche anno erano venuti in California dei miei parenti italiani”.

Sorridente e piena energia la Prandini è soddisfatta della sua gara: “È solo il primo turno ma ho corso in maniera composta. Ora c’è la semifinale in cui dovrò dare il meglio di me stessa per acciuffare un posto tra le otto finaliste”.

L'intervista completa oggi sul Giornale di Brescia o qui sul Gdb Digital