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Mondiali di Russia 2018: senza l'Italia ma con il Var

La Fifa guidata dal camuno Gianni Infantino ha approvato la modifica delle regole: il Var sarà adottato anche durante i Mondiali
Antonio Damato controlla il Var durante Sassuolo-Genova - Foto Ansa/Elisabetta Baracchi
Antonio Damato controlla il Var durante Sassuolo-Genova - Foto Ansa/Elisabetta Baracchi
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Gli arbitri usufruiranno del Var alla prossima Coppa del mondo in Russia. L'International FA Board, unico organismo abilitato a modificare le regole del calcio, ha infatti deciso oggi a Zurigo, all'unanimità, di autorizzare l'impiego del Var al Mondiale (14 giugno - 15 luglio). Una novità che purtroppo non toccherà da vicino gli Azzurri, esclusi dalla competizione.

«Una decisione storica, una nuova era del calcio che aiuterà a migliorare l'integrità e la correttezza nel gioco», scrive l'Ifab. La 132esima assemblea generale ha stabilito all'unanimità, a Zurigo, l'introduzione del Video Assistant Referees «dopo oltre due anni di prova in oltre 1000 partite».

Una piccola-grande rivoluzione a livello internazionale in occasione del Mondiale al via il 14 giugno. La Var si applicherà in quattro casi: gol/non gol; calci di rigore da togliere o assegnare; cartellino rosso diretto (non quindi in caso di doppia ammonizione); scambio d'identità, ovvero quando l'arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato.

A presiedere la riunione il numero 1 della Fifa, il camuno Gianni Infantino, che a più riprese ha ribadito il proprio parere positivo nei confronti dell'aiuto tecnologico nei confronti degli arbitri. Giusto ieri, intervenendo in videoconferenza al Web Sport Congress di Barcellona, Infantino ha parlato di «una decisione chiave e di risultati dei test molto chiari e concreti: la Var ha ridotto gli errori del 99%. Bisogna aiutare gli arbitri, che fanno un lavoro complicato. Nel 2018, chiunque può vedere in un minuto se l'arbitro ha commesso un errore. Tutti, tranne l'arbitro stesso. E questo perché al momento gli impediamo di vedere l'errore».

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