Mazzone, il ricordo di Baggio: «Leale e sincero, è stato fantastico e l’unico a capirmi»
Il campione più amato ricorda l'allenatore scomparso: «Una perla rara, autentico e per lui avrei fatto anche l’impossibile, era puro»
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Roberto Baggio e Carlo Mazzone
Non c’è Brescia senza Baggio. E non c’è Baggio senza Mazzone. Eppure, prima di quell’incontro fatato, prima di quella triangolazione che avrebbe consegnato il Brescia alla storia - un incontro ammantato anche di aneddoti romanzati e favoleggianti - Baggio era già Baggio. E soprattutto, era già pallone d’oro. Però era un incompreso e quando Corioni realizzò quella follia, Roby era diretto verso il dimenticatoio del mondo del calcio. Aveva 33 anni e, la storia è nota, si allenava da solo a Caldogn
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