Mazzone compie 83 anni: «Se mi volete bene state a casa»
Nel giorno del suo 83esimo compleanno, il decano degli allenatori italiani, Carlo Mazzone, lancia un appello di strettissima attualità. Nella telefonata di auguri ricevuta dal sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti, Mazzone ha lanciato il suo appello.
«Oggi è il mio compleanno - ha detto Mazzone - e la festa di tutti i papà. Auguri anche a loro. Se mi volete bene e volete farmi un regalo restate a casa. Quante volte vi ho spronato a venire allo stadio ad incitarci anche con la pioggia, il freddo e la neve. Oggi miei carissimi vi prego di non uscire. Vi prego di non uscire e di restare a casa come sto facendo io. Oggi più che mai si deve vincere e come diceva il caro Costantino oggi sa da vince». Bisogna combattere non solo per noi e ben sapete che insieme uniti vinceremo».
Mazzone ha girato l'Italia senza mai dimenticare le sue origine e la sua città: Roma. Si è seduto sulle panchine di Ascoli, Lecce, Catanzaro, Fiorentina, Cagliari, Napoli, Perugia, Brescia, Bologna e Livorno. E poi ovviamente l' esperienza alla guida della "Maggica", 3 anni, un settimo e due quinti posti, dove, lancia in pianta stabile nella formazione titolare Francesco Totti, il suo primo figlio prediletto.
Il secondo lo incontrerà quasi a fine carriera. Quel Roberto Baggio che a Brescia gli ha regalato bel calcio e divertimento come mai gli era capitato prima. Negli occhi dei tifosi del Brescia, oltre ai risultati sul campo negli anni più importanti della storia ultracentenaria del club, c'è sicuramente la corsa sotto la curva dell'Atalanta il 30 settembre 2001 dopo il 3-3 firmato Baggio.
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