Martinelli, maglia rosa solidale al Giro d'Italia virtuale
Il Giro d'Italia di ciclismo non si ferma, almeno a livello virtuale. E dice bene ai portacolori dell'Astana e in particolare al bresciano di Rovato, Davide Martinelli, che dopo la prima tappa della gara si ritrova subito in maglia rosa con il compagno Lutsenko. Ma ancor prima può vantare ben altro traguardo, che ha a che fare più con i valori dello sport che con le competizioni in senso stretto. Tanto che la sua impresa più bella, al tempo del coronavirus, ha fatto il giro del mondo ed è già balzata agli onori nientemeno che del New York Times e del Washington Post.
Anche prima di mettersi sui rulli per competere con i big del ciclismo mondiale nella versione online del Giro, infatti, il giovane atleta, noto come il Diretto di Lodetto, è divenuto testimonial d'eccezione per la sua adesione all'iniziativa dei ragazzi della frazione rovatese («Lodetto Solidale» il nome dell'estemporaneo sodalizio). Ha infatti messo a disposizione la sua bicicletta e le sue gambe da «super pro» per consegnare le borse della spesa o della farmacia a chi nel borgo ne ha necessità. Una storia che con semplicità lui stesso ha ripercorso sui suoi profili social.
Dalle colonne del GdB, questa storia è rimbalzata sui media nazionali e di lì ai lanci di Associated Press, una delle più importanti agenzie di stampa mondiali, ripresi infine a loro volta da alcuni dei maggiori quotidiani del mondo. I media statunitensi celebrano la scelta del giovane corridore come una «moral victory» anche in assenza di una gara vera e propria. Quasi a evocare, con i dovuti distinguo, un campionissimo di altri tempi, quel Gino Bartali che della bici da corsa aveva fatto lo strumento con cui trasportare i documenti indispensabili a salvare tanti ebrei dalla deportazione.
A proposito di gare, però, che la passionaccia per le due ruote a trazione umana stia sopravvivendo grazie ai rulli e alla tecnologia pure allo stop forzato imposto dal coronavirus, è cosa che ben sanno tutti gli appassionati di ciclismo. Il rinvio di grandi classiche e gare a tappe vere, insomma, non ha mandato certo in soffitta la voglia di sfida che ha trovato così negli avatar di varie piattaforme digitali un nuovo terreno di confronto ai massimi livelli: una bella conferma del radicamento di una disciplina che specie nel Bresciano ha una storia lunga.
Lo stesso Davide Martinelli, maglia dell'Astana e grinta come fosse su strada, è salito sui rulli per prendere parte al Giro d'Italia virtuale. Accanto a lui, sotto il portico di casa attrezzato persino coi ventilatori a simulare appieno le condizioni della corsa, non poteva mancare papà Beppe, altro nome noto agli amanti del ciclismo.
Davide assieme al compagno di squadra Alexey Lutsenko ha subito regalato la maglia rosa al suo team, dopo i 32,1 km della San Salvo-Tortoreto (da Controguerra) lungo i quali si sono confrontate ben otto squadre. Il secondo piazzamento è spettato alla Nazionale italiana del ct Davide Cassani - sui rulli con Elia Viviani e Samuele Zoccarata -, seguita dal Team Bahrain-McLaren di Fred Wright e Grega Bola.
La seconda delle sette tappe previste è fissata per domani sui 32,7 km che collegano Linaro a Sogliano al Rubicone. Con l'ausilio di un simulatore verrà ricoperta parte del percorso della tappa n.12, la Cesenatico-Cesenatico. Oltre 7.000 finora gli iscritti sulla piattaforma www.garminvirtualride.com/it, in rappresentanza di 106 Paesi (su tutti Italia, Spagna, Olanda, Giappone e Gran Bretagna). E la seconda tappa vedrà sui rulli un altro big del ciclismo bresciano: sempre per i colori dell'Astana, correrà infatti anche Sonny Colbrelli. Anche lui si è già distinto, al pari dello stesso Davide e di molti altri pro bresciani, donando propri cimeli per l'asta benefica del ciclismo promossa a sostegno di realtà bresciane in prima linea contro il Covid-19. Mentre giovedì toccherà al Giro Legends, con nomi del calibro di Ivan Basso, Stefano Garzelli e Claudio Chiappucci.
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