Mangraviti: «Dobbiamo essere proprio come l'Italia»
Battesimo per tutti, ma per qualcuno di più. Certo, l'amichevole che il Brescia ha giocato contro i dilettanti camuni era un semplice test. Però dentro a ogni situazione - Inzaghi docet - bisogna trovare motivazioni e segnali. Anche se sembra che non contino nulla.
Massimiliano Mangraviti, da ieri si porta a casa quanto segue: «Ho giocato 90’ e ho indossato la fascia da capitano: vero, era una prima uscita però è sempre una cosa importante a livello simbolico. E poi io sono bresciano, per cui per me è un orgoglio (capitano lo è comunque già stato in partita ufficiale, a Lignano contro il Pordenone, ndr).
«Inzaghi ci ha fatto vedere l'Italia e ci ha detto che anche noi dobbiamo attaccare e difendere sempre» ha detto ancora il difensore. L'impatto col mister? «Sono sincero: anche io come Papetti ho provato un po’ di soggezione per quello che ha fatto nella sua carriera. È uno di quei personaggi che non ti pare vero... Ma poi lui è di un’umiltà...».
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