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Manenti: «Polemiche inutili: io ci credo e vado avanti»

Pur infastidito da «un’accoglienza che fa passare la voglia» rilancia: «Se fosse un bluff sarei un pazzo».
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Più nervoso, ma sempre convinto di riuscire a portare a termine la trattativa per l’acquisto del Brescia. Infastidito da certe vicende che l’hanno riguardato negli ultimi giorni e da alcuni articoli pubblicati. Giampietro Manenti è intervenuto ieri sera telefonicamente alla trasmissione di Teletutto «Parole di calcio».

Quando pensa che arriveranno i soldi sul conto corrente che lei ha detto di aver aperto in Ubi Banca? «Venerdì ho dato ordine di effettuare il bonifico, è internazionale e ha bisogno dei suoi tempi. Domani (oggi, ndr) o dopodomani (domani, ndr) sarà visibile. Stiamo tenendo tempi da record, altro che lunghi».

Il mercato però incombe e i dirigenti biancoazzurri che lo seguono si lamentano di non poter lavorare come vorrebbero... «Cercheremo di rimanere nei tempi del 31 gennaio, sapete che io vorrei rinforzare la squadra con almeno due innesti, se non ce la faremo il gruppo è comunque competitivo per puntare alla serie A».

Con Bergodi? «Certo, non l’ho mai messo in discussione. Su di me è stato detto e scritto di tutto, anche quanto non ho detto. Polemiche inutili. Non è stata certo una bella accoglienza, mi ha anche fatto passare un po’ la voglia... Parleremo di quanto è uscito, a tempo debito. Io non mollo, vado avanti. Se fossi un bluff secondo voi starei lavorando da tre mesi a questo progetto con i miei professionisti? Saremmo dei pazzi...».

Ha paura che salti la trattativa? «Assolutamente no. Giovedì vorrei essere alla riunione degli ultras e sabato in tribuna a Lanciano».

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