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Lucescu torna e incita alla riscossa

L'ex allenatore del Brescia in visita ai giovani impegnati nelle sedute extra: «Ho detto loro: ritrovate l'entusiasmo»
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Ora allena lo Shakhtar Donetsk e fa le coppe europee. Nei primi anni Novanta guidava un Brescia forte, giovane e spesso vincente. Mircea Lucescu è tornato per una visita alla sua città adottiva e ad uno dei suoi padri putativi: Gino Corioni, presidente del Brescia. Lunedì 2 giugno è passato al campo di allenamento delle rondinelle dove 21 giovani, diretti da Ivo Iaconi, hanno svolto la prima delle sedute di lavoro extra programmate dalla società. In tutto saranno dieci. Accompagnato da Gino Corioni, è sceso negli spogliatoi ed ha parlato ai ragazzi.

«Ho detto loro che devono sapere che il Brescia ha conosciuto fasti importanti e che bisogna ritrovare quella memoria storica che s’è persa. E con essa quell’enorme entusiasmo che pare svanito». E sulla contestazione al club biancoblù? «Contestare non serve - taglia corto Lucescu -. Corioni ha fatto di tutto per mantenere il calcio a Brescia e non vuole assolutamente che sparisca. Ma ha bisogno di aiuto». 

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