L'Italia vince 6-0 trascinata da Quagliarella «nonno goleador»
Nella goleada dell’Italia al piccolo Liechtenstein a far notizia non sono i sei gol ma i goleador azzurri. La vittoria contro la piccola nazionale di un regno senza campionato aggiunge altri tre punti nel cammino di Mancini verso Euro 2020, con Bosnia e Grecia che pareggiano tra loro e lasciano l’Italia da sola in testa al girone. Il 6-0 di Parma regala al ct altri segnali positivi, sul piano personale.
La serata cominciata con la festa per Ramy, l’eroe di San Donato Milanese, prosegue con il primo gol azzurro di Sensi, con il primo stagionale di Verratti, e poi con Kean che bissa la rete da primato «millenial» di sabato a Udine e Pavoletti in gol all’esordio.
In mezzo, la doppietta con due rigori del sempreverde Quagliarella. La standing ovation riservata dal Tardini al 36enne attaccante sampdoriano, da ieri il goleador più anziano di sempre della storia della Nazionale, è un segno di affetto e di riconoscenza al passato, senza il quale anche nel calcio non c’è futuro. Di passare il testimone, il capocannoniere del campionato non sembra avere alcuna intenzione, ma la serata di Parma - al netto dell’agilità dell’impegno - può confermare ottimismi. Anche perché in contemporanea la Bosnia, vera rivale nel gruppo, ha sprecato l’occasione pareggiando in casa 2-2 con la Grecia dopo il doppio vantaggio.
Contro il fragile Liechtenstein, che non impensierirà mai Sirigu, Mancini ne cambia sette rispetto a Udine, ma l’azzurro del momento - Moise Kean - è tra i confermati in un attacco con Quagliarella al centro e Politano sulla fascia. La voglia di gol è dimostrata dalla disposizione in campo: il 4-3-3 di base si trasforma, con la posizione avanzata di uno Spinazzola in grande forma fisica, in un 3-3-4. Nasce al 17’ il vantaggio: Sensi, 1.68 di altezza la colpisce di testa staccandosi dalla marcatura sull’ottimo cross di Spinazzola.
Dopo diverse occasioni sprecate, l’Italia raddoppia: Verratti ruba palla in area, scarta e piazza il destro sul palo opposto per il 2-0. C’è gloria anche per Quagliarella: segna dal dischetto il 3-0 (34’) su mani di Hasler e al 48’ dopo che Kaufmanm sulla linea aveva respinto tra spalla e braccio. Nella ripresa entra anche Zaniolo e il 5-0 arriva dalla testa del «predestinato» Kean, al minuto 25 su un’azione iniziata dal solito Spinazzola.
L’ingresso del debuttante Pavoletti offre l’occasione per una standing ovation a Quagliarella dei 20.000 del Tardini e proprio «O’Pavoloso» insacca il 6-0 in due tempi al 31’. Sei gol, ma potevano essere almeno dieci.
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