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L'Italia rientra, per Pirlo c'è una speranza

A casa anche i bresciani Prandelli, Balotelli e Pirlo. Per il genietto di Flero l'ipotesi di vestire ancora l'azzurro
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Rientrano gli azzurri, rientrano i bresciani. Dopo la fallimentare spedizione al Mondiale brasiliano, è tempo di leccarsi le ferite. Ci sono rivoluzioni all’orizzonte. Anche per quanto riguarda i nostri conterranei. Prandelli s’è dimesso (e con lui il presidente della Figc Abete), ma tra le critiche s’alza anche il coro di quelli che lo vorrebbero ancora nel ruolo di ct (i candidati a sostituirlo sono Allegri, Spalletti e Mancini). Pirlo ha dato il suo addio all’Italia. Eppure, se chiamato in causa dal nuovo commissario tecnico, potrebbe tornare a vestire l’azzurro. E Balotelli? SuperMario, sbarcato con buona parte del gruppo alla Malpensa, è già rientrato nella sua casa, nella zona Nord di Brescia.
 
Demetrio Albertini, vice di Abete, analizza la situazione a tutto campo. Per la nuova guida tecnica dell’Italia l’ex centrocampista del Milan auspica «tempi brevi». Ma c’è anche una Nazionale da ricostruire. «Non so se potrà prescindere da Balotelli - afferma -. So per certo che può e deve ripartire da Pirlo». E a stretto giro arriva la risposta del regista bresciano, che aveva annunciato il ritiro dopo il Mondiale: «Se il nuovo ct riterrà che io serva, verrò sempre volentieri in nazionale».
 
E Balo? «Mario dovrà meritarsi l’azzurro, altrimenti ci saranno altri al suo posto. Decide il nuovo ct: e la gestione di un gruppo può prescindere dal singolo», conclude Albertini.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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