Lega di B al Consiglio di Stato ed è alta tensione con la Figc
La decisione di mercoledì del Tar del Lazio sul format del campionato di serie B apre un grave fronte di crisi in una Federcalcio appena ricompattata dietro al nome di Gabriele Gravina. La Lega B non ha alcuna intenzione di sospendere il campionato, tuona contro la decisione della Figc di non impugnare il provvedimento del giudice amministrativo e fa ricorso al Consiglio di Stato, che dovrebbe esprimersi oggi.
Il neopresidente federale risponde respingendo le accuse di responsabilità nella vicenda e convoca per martedì 30 ottobre un Consiglio federale d'urgenza per affrontare la situazione. Si prevedono altri giorni di passione, quindi, prima di arrivare ad una soluzione, con campionati di B e C sospesi in un limbo, mentre il Collegio di garanzia dello sport, respingendo un'istanza della Pro Vercelli, si dichiara incompetente sui ripescaggi, affidando il tutto al Tar. Oltre a tutto ciò, tra le mura di via Allegri si profila poi un aspro braccio di ferro tra la nuova dirigenza federale e il dg, Michele Uva, di fatto sospeso dalla funzione, ma deciso a resistere per vie legali.
È partita dall'assemblea di Milano la «rivolta» dei 19 club di serie B. Con il presidente del Brescia Cellino in testa.
Leggi di più sul Giornale di Brescia in edicola oggi, oppure clicca qui per l’edizione digitale
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato