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Le sorprese del mondiale: le grandi non riescono a vincere

Spagna, Germania e Brasile: la partenza non è proprio nel segno della vittoria
Neymar in Brasile-Svizzera // ANSA/AP Photo/Darko Vojinovic
Neymar in Brasile-Svizzera // ANSA/AP Photo/Darko Vojinovic
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L'establishment del calcio mondiale è in difficoltà. Dopo che sono scese in campo le grandi favorite è questo il messaggio che arriva dai campi di Russia 2018.

A non vincere ha cominciato la Spagna, in un match peraltro bellissimo in cui più che dei demeriti della Roja si deve parlare della stratosferica prestazione di Cristiano Ronaldo. Poi c'è stata la deludente prestazione dell'Argentina contro i «geyser boys» dell'Islanda, che hanno meritatamente conquistato il pari. Il gioco dell'Albiceleste è apparso troppo incentrato sull'isolato Messi, andato troppe volte a sbattere sulla muraglia difensiva dei rivali. Se continua così, ha sentenziato Maradona, il ct Jorge Sampaoli non potrà far ritorno in Argentina.

Nel frattempo sui campi russi c'era stata la Francia vittoriosa solo grazie a Var e «occhio di falco». La sorpresa più grossa è stata quella di ieri, perché la Germania campione del mondo in carica si è fatta battere dall'ottimo Messico del giovane talento Lozano, subito a segno nell'esordio iridato. Non succedeva dal 2002 che i detentori del titolo perdessero la prima, e fu la Francia a farsi sorprendere dal Senegal. Un'altra africana, il Camerun, batté invece l'Argentina di Maradona al debutto ad Italia '90, anche se poi l'Albiceleste fu capace di arrivare in finale.

Poi ci si è messo anche il Brasile, squadra spettacolo solo per mezz'ora, poi alla pari della Svizzera, anzi a tratti inferiore per la delusione di un Tite impietrito in panchina e di una torcida come al solito numerosa. Forse ha ragione il ct tedesco Joachim Loew quando dice che negli ultimi anni il livello generale si è elevato e quindi non esistono match facili, basti pensare a quanto sta facendo l'Islanda che qualche anno fa era ancora dietro al Liechtenstein nella classifica Fifa. E studiano di più i commissari tecnici, che come prima cosa preparano le contromosse per neutralizzare gli avversari.

Sia gli islandesi che gli svizzeri (con capitan Lichtsteiner) avevano detto alla vigilia che gente come Messi e Neymar era praticamente impossibile da fermare, invece ci sono riusciti e anche bene. Ora si attendono repliche, in attesa di capire se questo sarà davvero il Mondiale della sorprese.

Magari ci sperano Belgio e Inghilterra, che per ora preferiscono rimanere in seconda fila. E poi c'è sempre lui, Cristiano Ronaldo con il suo Portogallo. Hai visto mai che fa come agli ultimi Europei...

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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