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La ricetta del successo secondo Zorzi, il pallavolista volante

«Tanto allenamento, impegno e vietato mollare. Anche se non vincerai, anche se non sarai il migliore, avrai fatto il massimo per esserlo»
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«Tanto allenamento, impegno e vietato mollare. Non trovare alibi, ma dare sempre il meglio. Perché, anche se non vincerai, anche se non sarai il migliore, avrai fatto il massimo per esserlo». Parola di Andrea Zorzi, l’ex pallavolista, argento olimpico nel 1996 e oro mondiale nel 90 e nel 94, nonché componente di quella che è stata definita la generazione dei fenomeni.

Ad ascoltarlo un auditorium, quello del collegio Luigi Lucchini, gremito di studenti per l’incontro “Allenarsi alla vita. Lo sport fra fatica e successo”.

Passione e sacrificio. L’importanza della sconfitta: perché l’unica vera potenzialità educativa dello sport è insegnare a rapportarsi ad un insuccesso.

Colpita e affondata, nel senso buono del termine, la giovane platea che in silenzio ha ascoltato, oltre a Zorzi, il professore Giovanni Boniolo e il conduttore e giornalista Fabio Tavelli.

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