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La polemica sterile sul coro di Morosini: «Non è discriminazione»

Polemiche sui social per il coro intonato al Rigamonti. Il giocatore si scusa e spiega: «Coro fatto per prendere in giro Torregrossa»
Leonardo Morosini alla fine della partita con l'Ascoli - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
Leonardo Morosini alla fine della partita con l'Ascoli - Foto New Reporter Nicoli © www.giornaledibrescia.it
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Nel giorno della promozione del Brescia c’è anche chi vuole speculare su un video. E di fatto creare una polemica che in realtà non ha motivi di esistere. Tutto parte da un filmato amatoriale di una decina di secondi: ci sono i giocatori del Brescia che festeggiano sotto la Curva Nord a gara terminata, Ernesto Torregrossa ha in mano il megafono modello «capo ultrà» e sta chiedendo ai tifosi di intonare un coro, «il nostro preferito».

Accanto a lui c’è Leonardo Morosini, che gli strappa di mano il megafono e inizia a intonare il coro «terù terù». Di sicuro non elegantissimo, ma che se viene estrapolato dal contesto e soprattutto dai protagonisti diventa motivo di polemica. Sterile. Già, perché accanto a «Leo» ci sono come detto Ernesto Torregrossa a sinistra e Alfredo Donnarumma a destra. Il primo nato a San Cataldo, in provincia di Caltanissetta; il secondo nato a Torre Annunziata. I quali sono i primi non tanto a sentirsi chiamati in causa, quanto a capire la natura assolutamente goliardica del gesto di Morosini.

Si fanno una risata, Donnarumma rifila anche un paio di scappellotti al compagno di squadra, come si fa tra compagni. Il fatto è che non tutti hanno approfondito la questione: si sono fermati al coro, postando anche su quotidiani online nazionali il video e alimentando una polemica assurda. «Se ho offeso qualcuno mi scuso e non era mia intenzione - ha dovuto specificare in un nuovo messaggio Morosini - quel video è stato fatto in maniera leggera solo per prendere in giro Torregrossa. Tutto qui. Amo l’Italia e gli italiani».

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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