La favola di Robert, americano tifoso del Brescia
Nel cuore della Pennsylvania c’è uno scatenato tifoso del Brescia che ogni anno torna in Italia per vedere dal vivo le rondinelle.
Si chiama Robert Reinmiller, è americano doc, ha 55 anni e s’è appassionato al calcio grazie a Baggio. Dal 2002, anno del suo primo viaggio in Italia con tanto di incontro con il fuoriclasse, Robert torna ogni stagione al Rigamonti. La passione nelle viscere, anche dopo il ritiro del divin codino: «Mi pago il viaggio con i risparmi di un anno - racconta -. E qui a Brescia ho amici più cari e più veri che in America».
Robert è arrivato mercoledì e stasera sarà al Rigamonti (rigorosamente in curva nord) per Brescia-Novara. Reinmiller, che negli Usa lavora nel settore dei trasporti, è un personaggio quasi fiabesco. Viaggia su una carrozza fatata di aneddoti. «La prima volta che venni a Brescia portai a casa una montagna di magliette, felpe e t-shirt griffate leonessa. Le ho regalate ai miei amici», racconta. Poi tira fuori lo smart-phone e sciorina una carrellata di foto che allargherebbero anche il cuore della regina cattiva di Biancaneve: tutti gli ospiti della casa di riposo dov’era ricoverata sua madre hanno una polo o una maglietta del Brescia e sorridono, sprofondati in vecchie poltrone, indicando lo stemma della leonessa.
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