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Juventus campione d'Italia: è lo scudetto numero 36

Con i gol di Ronaldo e Bernardeschi, la squadra di Sarri batte la Sampdoria e vince con due giornate d'anticipo il titolo
Cristiano Ronaldo esulta dopo il gol - Foto Ansa/Alessandro Di Marco
Cristiano Ronaldo esulta dopo il gol - Foto Ansa/Alessandro Di Marco
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La Juventus batte 2-0 la Sampdoria e vince con due giornate d'anticipo il suo 36esimo scudetto, il nono di fila. Reti al 52' del primo tempo di Cristiano Ronaldo e al 22' della ripresa di Bernardeschi. Dopo il match point sfumato contro l'Udinese alla Dacia Arena, la formazione di Maurizio Sarri non sbaglia.

All'Allianz Stadium Sarri perde Dybala per infortunio al 40' in un primo tempo che fa registrare altri due problemi fisici: Chabot (dentro Leris al 22') e Danilo (dentro Bernardeschi al 29'). La Juventus si affida alla voglia di CR7 di rispondere a Ciro Immobile, autore di una tripletta contro l'Hellas Verona e sempre più leader della classifica marcatori. Dopo una prima frazione di gioco equilibrata sul piano dei tiri in porta (2-3), ma non su quello del possesso palla (65% - 35%), la svolta del match si registra al 7' di recupero del primo tempo: Pjanic da calcio piazzato premia il movimento di Cristiano Ronaldo che si libera e col destro batte Audero per l'1-0 bianconero.

Nella ripresa la Sampdoria approccia bene alla partita e la Juventus rivive i fantasmi di Udine: al 51' Leris si fa trovare pronto sugli sviluppi di un cross dalla sinistra e col mancino sfiora il palo. Pochi minuti dopo una duplice occasione blucerchiata: prima con una punizione di Ramirez deviata da Szczesny in angolo e poi con un colpo di testa di poco a lato di Tonelli sul successivo calcio d'angolo. Ma al 67' la Juventus raddoppia e lo fa con Bernardeschi, al ritorno al gol in campionato dopo un'attesa di quasi due anni: Cristiano Ronaldo rientra col destro e calcia, Audero non trattiene e l'ex Fiorentina sotto porta firma il 2-0. Al 70' la Sampdoria torna ad affacciarsi pericolosamente dalle parti di Szczesny: Leris crossa in area, Quagliarella colpisce di testa a botta sicura e il portiere polacco gli nega il gol con un grande intervento.

L'ultima, definitiva svolta del match si verifica al 77': Thorsby entra male su Pjanic e riceve il secondo giallo. Nello stesso minuto Sarri perde de Ligt per un problema fisico che guasta solo in parte una festa per il nono scudetto consecutivo della Juve. Nel finale l'ultima emozione: Alex Sandro conquista un rigore ma Cristiano Ronaldo sbaglia dagli undici metri e fallisce l'opportunità di portarsi a -2 da Immobile. Ma la Juve può festeggiare lo scudetto.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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