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Jacobs: «Un rientro così mi dice che ci siamo..»

A Chorzow, in Polonia, il primatista italiano dei 100 metri riparte dal crono di 10.06 e dalla vittoria nel Memorial Janusz Kusocinski
Marcell Jacobs
Marcell Jacobs
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Ottimo ritorno in pista per Marcell Jacobs. A Chorzow, in Polonia, il primatista italiano dei 100 metri riparte dal crono di 10.06 e dalla vittoria nel Memorial Janusz Kusociaski.

Per l'azzurro delle Fiamme Oro era il ritorno alle competizioni dopo lo stop a causa di un problema all'adduttore sinistro: non gareggiava dallo straordinario 9.95 di Savona del 13 maggio. Sul rettilineo dello stadio Slaski, con lieve vento a favore (+0.2), Jacobs precede il gambiano Ebrima Camara (10.16) e l'ivoriano Arthur Cissé (10.25).

È proprio il gambiano a indovinare una partenza più efficace, l'azzurro però si scatena nella fase lanciata e lo supera con decisione, per prendersi il successo e l'ottimismo che serviva a poco più di un mese dalle Olimpiadi di Tokyo, poi dà l'impressione di non forzare particolarmente negli ultimi appoggi. In carriera, il 26enne campione europeo indoor allenato da Paolo Camossi ha fatto meglio soltanto due volte, nel 9.95 record e nel 10.03 di due anni fa a Padova.

Nel prossimo weekend è atteso agli Assoluti di Rovereto, con batteria e finale in programma nel tardo pomeriggio di sabato. «Un rientro così mi dice che ci siamo - le parole di Marcell Jacobs - l'obiettivo era liberare la mente dai pensieri che potevano esserci dopo un infortunio, ritrovare le sensazioni e correre senza fastidi: così è stato e sono contentissimo. Erano importanti questi aspetti più che il tempo, che comunque è quello che mi aspettavo per questa gara. Poi magari con un po’ di vento alle spalle si poteva fare ancora meglio. Ho sentito un po’ di fatica in fondo, negli ultimi dieci metri, forse perché mi manca ancora un pò di lavoro. E non mi è piaciuto il tempo di reazione (0.178, ndr) e in generale l'uscita dai blocchi, l'ho trovata macchinosa, al rallentatore. Però ho pensato solo a me, non mi sono preoccupato. Va bene così». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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