Inzaghi: «Partita equilibrata ma questa sconfitta ci farà bene»
Questa volta neppure i numeri, sempre cari a Pippo Inzaghi, salvano il Brescia. Tanto è vero che il tecnico non ne menziona nemmeno uno in conferenza stampa, andando un po’ in controtendenza rispetto al solito quando tra, possesso palla, conclusioni e indice di pericolosità offensiva, Superpippo ama mettere sul tavolo i dati per raccontare i 90 minuti. Ieri no. Perché il Pisa ha meritato di sbancare il Rigamonti al termine di una gara ben giocata e con zero rischi corsi.
La pensano così tanti, se non tutti quelli che hanno visto, allo stadio o in tv, la partita, ma non il tecnico delle rondinelle che in sala stampa racconta di una partita equilibrata. «Hanno vinto con un eurogol altrimenti sarebbe finita 0-0. I portieri non sono stati impegnati. Joronen forse alla fine quando però avevamo in campo tanti attaccanti» esordisce l’allenatore del Brescia, dimenticandosi però che tre minuti prima della rete di Sibilli, il Pisa aveva colpito un palo con Caracciolo e già nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo gli ospiti erano stati pericolosi. Dichiarazioni a parte, la faccia di Pippo Inzaghi al triplice fischio è quella delle grandi delusioni.
«Quando si perde è chiaro che sia così. Bisogna però pensare già alla prossima partita visto che fortunatamente si torna in campo già mercoledì. È stata una partita complicata, perchè noi avremmo dovuto cercare di fare qualcosa di più in fase offensiva e poi la forza dell’avversario si è dimostrata importante. Loro non hanno rubato nulla, ma ripeto che ho visto una gara in equilibrio». Inevitabile la domanda sulla scelta di schierare la difesa a tre con Cistana-Chancellor- Mangraviti, come si è visto per buona parte della sfida. La risposta spiazza tutti. «Ma noi non abbiamo cambiato nulla. Abbiamo sempre giocato così, solo che al posto di mettere Chancellor a sinistra abbiamo messo Mangraviti che è stato il migliore in campo. Abbiamo scelto lui e non Mateju per cercare di avere a sinistra un mancino in grado di imbeccare Pajac, ma abbiamo sempre impostato così».
I dubbi restano dato che poco prima davanti alle tv anche un uomo di campo come il tecnico del Pisa D'Angelo aveva ammesso di essere rimasto stupito «dalla scelta del Brescia di giocare con la difesa a tre». Proseguendo nella sua analisi Inzaghi arriva però ad un certo punto ad ammettere che il Brescia visto con i toscani è stato sottotono. «È stata una giornata storta in tanti di noi e i cambi, che spesso sono stati decisivi, contro il Pisa non hanno inciso. Non bisogna però fare drammi e andiamo avanti. Arrivavamo da tre vittorie e questa sconfitta può essere salutare come era stato in occasione del ko contro il Como. La classica - prosegue l'allenatore delle rondinelle - resta ottima e siamo in una posizione per la quale in estate avremmo firmato con il sangue visto che abbiamo due punti sulla terza».Ora Bisoli e compagni sono attesi da altri due big match. Mercoledì al Tardini con il Parma e poi domenica al Rigamonti con il Monza. «Pensiamo ad una gara per volta» è il pensiero di Inzaghi. «Con il Parma sarà una partita difficile, hanno appena preso un ottimo allenatore come Iachini e l’organico non lo scopro certo io. Se sono sorpreso dalle loro difficoltà? Questa è la Serie B. Guardiamo anche i risultati dell’ultima giornata. C’è da lottare e ora noi dobbiamo rimboccarci le maniche».
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