Il mondo dei rally piange Angelo Medeghini
Il mondo del rally piange la morte, a soli 44 anni, di Angelo Medeghini, rallysta bresciano che negli anni ’90 ha partecipato al campionato italiano rally. È scomparso ieri, dopo avere perso la battaglia contro un male che lo aveva colpito solo pochi mesi fa.
Grande interprete della guida al volante della Subaru e della Ford Escort, ottenne con quest’ultima vettura le sue vittorie più prestigiose. Era il 1998 quando vinse infatti il rally del Salento e la Coppa Liburna. Affiancato dal 1996 dalla moglie Barbara Capoferri in veste di navigatrice, Medeghini è ricordato in particolare per il metodo scelto nel preparare le note, per molti incomprensibile: nel suono della nota letta dal navigatore, Medeghini doveva riconoscere tutto quello che la curva presentava. Nel 1998 lasciò le corse per poi riprendere, sei anni dopo, sempre affiancato dalla moglie. Persona che non aveva paura ad esprimere il proprio pensiero, partiva sempre per vincere qualsiasi fosse la macchina. Ha disputato anche gare del mondiale rally di cui si ricorda il decimo posto al Rally di Finlandia nel 1996 e il quinto assoluto al rally di Spagna nel 1997 sempre con la Subaru.
Medeghini ha avuto un ruolo anche nel calcio: per due anni, dal 2007 al 2009, ha infatti ricoperto la carica di vicepresidente del Parma al fianco dell’amico Tommaso Ghirardi. Angelo Medeghini è ricordato da chi l’ha conosciuto come persona molto riservata e di grande umanità. Lascia due figlie: Vittoria, nata nel 1999 e Greta nel 2001. Anche da parte della redazione sportiva del Giornale di Brescia, le più sentite condoglianze alla famiglia di Angelo.
La camera ardente sarà allestita martedì 9 settembre dalle ore 12 nell'abitazione di via Cortine, a Mazzano. I funerali, invece, si terranno mercoledì alle 17 nella parrocchiale di Mazzano.
Angelo Seneci
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