Il Milan dice addio allo scudetto, Pioli: «Delusi»
Il Milan dice addio allo scudetto, recuperare i punti sull'Inter - che ha una partita da recuperare - sarebbe stata già di per sé un'impresa ma dopo il pari contro la Sampdoria solo un tracollo nerazzurro potrebbe riaprire la corsa al titolo. «È l'Inter che ha nelle proprie mani lo scudetto. Solamente l'Inter può perderlo», ammette Stefano Pioli analizzando con amarezza la deludente prestazione dei rossoneri.
L'Inter infatti batte il Bologna 1-0 nel posticipo e si porta a +8 dal Milan. I nerazzurri hanno ancora una gara da recuperare, quella col Sassuolo mercoledì prossimo. L'Inter batte il Bologna 1-0 nel posticipo della 29/a giornata della serie A e si porta a +8 dal Milan. I nerazzurri hanno ancora una gara da recuperare, quella col Sassuolo mercoledì prossimo.
Pareggia la Juve con il Toro.
L'approccio alla partita del Milan è timido, lento, poco convincente. I singoli deludono, la squadra reagisce solo nel finale dopo aver avuto a disposizione più di mezz'ora in superiorità numerica.
«Non ci sono alibi. Siamo stati lenti nel fraseggio - ammette l'allenatore - e imprecisi nelle scelte. C'erano tanti spazi per fare qualcosa di più. Quando fai scelte sbagliate e giochi una partita al di sotto del tuo livello, queste sono le prestazioni. Oggi c'è delusione e amarezza per come abbiamo giocato e non ci sono giustificazioni». Sul banco degli imputati ci va però anche il tecnico rossonero. Le scelte di formazione non convincono. Saelemaekers nel ruolo di terzino, Krunic dietro a Ibrahimovic con Calhanoglu e Castillejo, lasciando per gran parte della partita Rebic in panchina, sono state decisioni che hanno lasciato un pò perplessi.
Ma Pioli si difende: «Ho fatto delle scelte in base ai giocatori che hanno giocato tanto in nazionale. Tutto è criticabile, dopo una prestazione del genere non è questione di un giocatore o una posizione. La squadra non ha offerto una prestazione all'altezza. Non abbiamo approcciato al meglio la gara. Saelemaekers? Credo che abbia buone caratteristiche per far bene in quel ruolo lì, soprattutto quando la squadra comanda gioco. Pensavo di attaccare di più e avere uno sviluppo sulle fasce col terzino un pò più qualitativo». Ora il Milan deve guardarsi alle spalle, con l'Atalanta ormai in agguato lontana solo due punti. Ma per arrivare ai 75 punti, quota stimata da Pioli per un posto in Champions League. Bisogna tornare al successo a San Siro, dopo due mesi dall'ultima volta. «Volevamo tornare vincere a San Siro ma non siamo riusciti. L'occasione del palo di Kessie ci poteva dare la vittoria ma per come abbiamo giocato non meritavamo la vittoria», ammette Pioli. Sabato ci sarà la sfida di Parma, città cara al tecnico rossonero, poi il Genoa in casa. Due sfide da non perdere per non avere rimpianti.
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