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Il Giappone non intende rinunciare alle Olimpiadi di Tokyo

Per il comitato organizzatore «le Olimpiadi si faranno, comunque il coronavirus si evolva», ma l'opinione pubblica è contraria
Un uomo cammina davanti al manifesto di Tokyo 2020 - Foto Ansa/Epa/Frank Robichon © www.giornaledibrescia.it
Un uomo cammina davanti al manifesto di Tokyo 2020 - Foto Ansa/Epa/Frank Robichon © www.giornaledibrescia.it
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Sulle Olimpiadi di Tokyo, ogni giorno un annuncio, una speranza, un timore. E una domanda: si terranno o no? Stavolta ha risposto, con un tono quasi ultimativo, Yoshiro Mori, capo del comitato organizzatore dei Giochi: «Le Olimpiadi si faranno, comunque il coronavirus si evolva». Davanti a una affollata riunione di collaboratori e dirigenti del partito di governo, Mori ha fugato ogni dubbio sulla possibilità che il grande evento sportivo non si tenga neanche quest'anno, accantonando paure e preoccupazioni, e anche i sondaggi popolari che danno la maggior parte dei giapponesi contrari ai Giochi. 

«Dobbiamo andare oltre la discussione sul fatto che le Olimpiadi si terranno o meno. Si tratta di come le faremo. Pensiamo a un nuovo tipo di Giochi in questa occasione», ha spiegato Mori, mentre già domani o dopodomani il governo potrebbe annunciare al mondo ulteriori dettagli su speciali misure anticontagio previste per questa estate, a tutela di atleti, staff e pubblico. Da giorni gli organizzatori e i funzionari governativi insistono sul fatto che i Giochi si possono tenere in sicurezza, nonostante le crescenti infezioni da Covid-19 in tutto il mondo, incluso il Giappone. 

È una reazione probabilmente anche alle voci rilanciate dalla stampa internazionale dieci giorni fa di una decisione, in negativo su Tokyo 2020, cioè di un nuovo rinvio o addirittura di una cancellazione, che invece sarebbe già stata presa a livello super riservato. A suo tempo tutti hanno smentito: il Cio, il governo, il comitato organizzatore. Ora è il tempo della fase due, cioè spiegare a tutti che i Giochi si possono tenere regolarmente, nonostante il contagio sia alto ovunque nel mondo, e anche in Giappone, tanto che nel paese vige lo stato di emergenza dal 7 gennaio. E nei prossimi giorni il primo ministro giapponese Yoshihide Suga potrebbe annunciarne la proroga fino al 7 marzo. Le restrizioni più severe imposte dopo l'aumento delle infezioni hanno già costretto al rinvio di alcune gare tra cui il primo evento olimpico di prova, le qualifiche di nuoto artistico in programma a marzo. La staffetta della torcia olimpica a livello nazionale dovrebbe partire il 25 marzo, mentre l'inizio dei Giochi è fissato per il 23 luglio 

L'opinione pubblica giapponese continua però a manifestare contrarietà alle Olimpiadi: secondo l'ultimo sondaggio, realizzato a gennaio, l'80% dei cittadini interpellati vuole un ulteriore rinvio o la cancellazione dei Giochi. Ma per gli organizzatori nessuna di queste opzioni è sul tavolo. «I Giochi si faranno, comunque il coronavirus si evolva» ha detto Mori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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