Il coach e la Centrale: l'anno secondo Martelossi
Per Alberto Martelossi è il momento di concludere una stagione tirando le somme, analizzando, spiegando, svelando. E c’è tanto da scorporare in un campionato pieno di contraddizioni, dove l’obiettivo è stato mancato solo per 2 punti e raggiungendo una posizione, l’ottava, che l’anno scorso valeva i play off così come sarà l’anno prossimo.
Coach, cosa sta facendo in questi giorni in attesa di riprendere gli allenamenti martedì prossimo con un gruppo composto solo da italiani?
«Mi sto rilassando, guardo un po’ di partite, sto in famiglia e seguo i nostri Under 19 alle finali nazionali. In passato questo periodo era prezioso per le società: veniva utilizzato per allenarsi, migliorare tecnicamente, ma dopo la legge Bosman con problemi di contratti e a volte anche di palestre non è più possibile».
Ripensando a un anno fa non si sente leone in gabbia?
«Certo che sì. Eravamo nel pieno del bailamme, bei ricordi».
Come valuta questa stagione conclusa stavolta anzitempo?
«Non ottima, ma nemmeno così negativa. In linea con il valore della squadra, paragonabile a quella di due anni fa con il duo Dell’Agnello-Costa. Certo, dopo la finale con Pistoia le aspettative erano alte, anche tra i giocatori che si sentivano i fratelli minori di quelli che li avevano preceduti».
L'intervista integrale di Cristiano Tognoli e Franco Bassini sul Giornale di Brescia in edicola oggi
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