Il Brescia non cede: pari al 90' a Frosinone
Il Brescia non cede a Frosinone. Passa in vantaggio con Bertagnoli, si fa prendere e superare (Zampano e Canotto), per poi recuperarla al 90’ con Moreo. Accade di tutto nell’anticipo della quinta di campionato di serie B, turno che si gioca in infrasettimanale. Il Brescia passa una notte da seconda in solitaria in classifica. Martedì il Pisa (fin qui a punteggio pieno, ospita il Monza) Cittadella e Ascoli (9 punti) viaggiano rispettivamente a Benevento (7 punti) e Alessandria.
Inzaghi applica un parziale turnover, non modificando il modulo (4-3-2-1), bensì alcuni interpreti: Moreo è punta centrale al posto di Bajic, dietro a lui agiscono Palacio e Léris, capitan Bisoli ritrova una maglia da titolare a centrocampo. Panchina per Jagiello e Tramoni, fin qui titolari.
Se l’inizio del primo tempo pare promettente per le rondinelle, dopo il vantaggio il Frosinone inizia a «rullare» la squadra di Inzaghi. Eppure Bisoli e compagni passano in vantaggio all’11’: Léris centra dalla destra, a Bertagnoli basta un tocco sottomisura. Ma i padroni di casa non si scompongono affatto. E prendono ad attaccare senza accusare il colpo dello svantaggio a freddo. Il primo segnale d’allarme è il colpo di testa di Rohden, tutto solo, al 12’. Fortunatamente, la deviazione è centralissima. I gialloblù proseguono nel monologo. Joronen compie un mezzo miracolo su una fiondata da fuori di Ricci (20’). Dodici minuti dopo il portiere del Brescia sbarra la strada a Boloca. Le rondinelle capitolano al 33’, ma il gol di Zampano viene correttamente annullato: sulla sua conclusione Gatti fa velo, ma è ampiamente in fuorigioco. Il pericolo, però, non è scampato. Lo stesso Zampano fa 1-1 al 38’, a conclusione di una bella azione dei padroni di casa. E al 43’ arriva anche il 2-1: Joronen para la prima conclusione di Ricci da fuori, si oppone al tap-in di Canotto e, in quest’occasione, sbatte la testa. Per lo stesso Canotto è poi facile segnare, al terzo tentativo.
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A inizio ripresa Inzaghi revisiona l’assetto del Brescia: fuori Bisoli, dentro Jagiello, fuori Mangraviti, al suo posto Chancellor. Se in difesa il cambio è «ruolo su ruolo», Jagiello entra sulla trequarti, con Léris che recupera la propria solita posizione sulla linea mediana. Più avanti esce lo stesso Léris per Tramoni, e SuperPippo si gioca pure la carta Bajic, per Bertagnoli. È quindi un Brescia a trazione super-anteriore (un 4-4-2 che somiglia più a un 4-2-4).
Il Frosinone inizia prendendo alte le rondinelle, e infastidisce in fase di costruzione. Al 13’ Joronen è chiamato a una difficile uscita su Tribuzzi. La Leonessa, ad assetto tattico modificato, prende più campo. Al 22’ Palacio viene imbeccato da una splendida intuizione di Tramoni, ma perde il tempo giusto per concludere. Mentre Moreo, al 29’, offre una gran palla al neo-entrato Bajic, che in diagonale manda a un soffio dal palo. La Leonessa potrebbe capitolare al 35’ (Joronen respinge la botta di Tribuzzi). Ma non molla, e al 45’ trova il pari. Gran cross dalla sinistra di Pajac, Moreo è astuto sull’uscita incerta di Ravaglia e deposita in rete per il 2-2. Nel recupero grandi proteste da parte del Brescia per un contatto in area ai danni di Moreo: furente Inzaghi.
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