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I bresciani verso Tokyo: Stefanie Horn

Grazie al matrimonio con l’ex canoista della Forestale Stefanie, l'atleta ha lasciato la Germania per diventare italiana nel 2013
Stefanie Horn © www.giornaledibrescia.it
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La Stefanie Horn atterrata in Giappone è decisamente un’altra canoista rispetto a quella che nel 2016 si destreggiava in terra carioca. Ha più convinzione nei suoi mezzi, soffre meno la gara, è maturata sul piano mentale. Il primo a certificare i miglioramenti è il suo più grande tifoso, il marito, che purtroppo non potrà incitarla ai bordi del canale a cinque cerchi. Seppur a distanza Riccardo De Gennaro - fratello maggiore di Giovanni, azzurro del K1 ai Giochi di Tokyo - resta centrale, giacché è proprio grazie al matrimonio con l’ex canoista della Forestale che Stefanie, nata e cresciuta in Westfalia, ha lasciato la Germania per diventare italiana nel 2013.

La coppia vive a Breno, luogo ideale per una ragazza che adora le montagne: «La Valle Camonica mi ha conquistato - confida Stefanie - offrendomi paesaggi unici e una cucina davvero raffinata. Peccato che durante l’anno posso godermi poco la casa. In questo 2021 da aprile a giugno ho passato a Breno solo un week-end. Ho girato l’Europa e mi sono allenata a Ivrea, dove vivo in un appartamento visto che lì passo la maggior parte della stagione».

Oltre che lavorare sul corpo, Stefanie sta allenando anche la mente: «Nel mio team è entrato stabilmente lo psicologo, che mi aiuta a superare quei blocchi che in passato mi avevano frenata». Nel 2016 a Rio Stefanie fu ottava, stavolta si augura un piazzamento migliore: «Rispetto a cinque anni fa le cose stanno andando meglio. Innanzitutto con me in Giappone c’è anche il mio allenatore personale, Omar Raiba della Marina Militare, mentre a Rio dovetti arrangiarmi senza. In più faremo tre settimane di allenamento sul canale, quindi potrò studiare bene tutte le linee».

L’unico problemino prima della partenza è stata la barca: «Ho deciso di tornare a quella che utilizzavo l’anno scorso, perché con quella di questa stagione non avevo un buon feeling». Già arrivata in Giappone, ma non ancora nel villaggio, Stefanie si pone due traguardi. Uno più personale: «Partecipare alla cerimonia d’apertura, dove avrò il piacere di sfilare col tricolore Jessica Rossi, con la quale a Rio avevo condiviso l’appartamento. Al momento non mi hanno ancora dato la divisa, ma spero di recuperarla quando entrerò nella palazzina dell’Italia».

Il secondo decisamente più agonistico: «Nella mia testa sono convinta di poter puntare al podio. Jessica Fox e Ricarda Funk dovrebbero essere le due favorite per la vittoria, ma io e le altre possiamo lottare per le medaglie. Penso che più dei muscoli conteranno la testa e la forza di volontà».

Intanto prima delle gare è cominciata la trafila dei test: «Facciamo un tampone ogni giorno e possiamo uscire dall’hotel solo per allenarci. Abbiamo dovuto scaricare due App per il tracciamento dei nostri spostamenti e dobbiamo limitare i contatti anche all’interno della squadra. Finirò di gareggiare il 27 ma partirò per l’Italia solo il 1° agosto, quindi dopo le mie prove potrò gustarmi quelle degli uomini e fare il tifo per Giovanni».

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