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Heysel, la strage diventa una docuserie

Presentata alla festa del cinema di Roma. Tra le vittime italiane anche due bresciani
La signora Marie Andries - Foto © www.giornaledibrescia.it
La signora Marie Andries - Foto © www.giornaledibrescia.it
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La tragedia consumatasi allo stadio Heysel di Bruxelles la sera del 29 maggio 1985 nel prepartita della finale di Coppa dei Campioni fra Juventus e Liverpool ritrova analisi storica e attualità nella docuserie «The Heysel Tragedy» in concorso oggi nella sezione Progressive Cinema del penultimo giorno della diciassettesima Festa del Cinema, di Roma.

Le prime due puntate dell’inedito documentario (nel 2005, dopo alcuni audiovisivi italiani autoprodotti, uscì invece «Heysel: the Day Football Died» di Brian Henry Martin) proiettate in anteprima stamane ricostruiscono cause, eventi e testimonianze sulla morte di 39 persone - 32 delle quali italiane, fra i quali i bresciani Tarcisio Salvi e Domenico Ragazzi - che perirono nella calca del crollo di un muro, sotto la spinta degli attacchi degli hooligans, nel settore Z del fatiscente impianto sportivo. La serie prodotta in 6 episodi da 55 minuti dalla belga Scope Pictures e dall’italiana Palomar andrà poi in tv su rete o streaming ancora da stabilire. L’hanno diretta Jan Verheyen, Jean-Philippe Leclaire (autore nel 2005 di «Le Heysel, une tragédie europeenne» uscito in Italia nel 2006 per Piemme col titolo «Heysel. La tragedia che la Juventus ha cercato di dimenticare») ed Eddy Pizzardini.

Hanno raccolto fatti e ricordi approfondendo anche i tanti lati oscuri della disorganizzazione che favorì la strage e causò anche 600 feriti. La troupe ha girato anche in Italia in alcuni luoghi natali delle vittime; come l’allora 44enne Domenico Ragazzi, di Ludriano di Cortefranca, e il 49enne Tarcisio Salvi, titolare della pizzeria Cucca a Brescia, le cui spoglie riposano al cimitero di Borgosatollo. Salvi, figlio di emigrati in Belgio, proprio a Bruxelles aveva conosciuto Marie Jeanne ’Marisa’ Andries, poi sua moglie e madre dei loro 4 figli, che, pur 85enne, nel maggio 2021 esprimeva dolente testimonianza. Sul tema-Heysel opera l’Associazione dei Familiari Vittime Heysel, anche attraverso il museo virtuale multimediale www.saladellamemoriaheysel.it.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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