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Harlem Globetrotters, spettacolo sotto canestro

Tutto esaurito al San Filippo per i funambolici atleti: divertimento, spettacolo e prodezze tecniche.
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Non è mancato nulla. Spettacolo? A volontà. Divertimento? Assicurato. Schiacciate? In quantità industriale. Tiri da… 4 punti? Chiaro che sì. Sketch? Quanti ne servivano. In un San Filippo più che esaurito (quasi 3.000 spettatori, la capienza è di 2.500), con un solo ingresso (coda non banale ad entrare), caldo infernale, parcheggi esauriti un'ora prima dell'inizio, musica e voce dello speaker che arrivavano solo alle prime file, gli Harlem Globetrotters hanno fatto onore alla loro fama di giocolieri del parquet.

Hanno rapito gli occhi di grandi e piccini, si sono dimostrati campioni, atleti e comici. Quasi ventidue anni dopo l'ultima esibizione sotto il Cidneo, quando ad accoglierli c'era ancora il caro, vecchio e mai troppo rimpianto Eib, i giramondo della palla a spicchi hanno concluso la tournée italiana durata una settimana.

Nel pacchetto anche l'esibizione delle cheerleaders, quello della mascotte Globie, giochi per bambini nel pre partita e balletti nell'intervallo. I vari Dizzie, Cheese, Drake, Ant, Hi-lite, Biggie hanno regalato due ore di basket (ah sì, perché è di questo che stiamo parlando) stellare. Tra schemi improbabili e richieste di «defense» non recepite, gli Harlem Globetrotters hanno battuto gli universitari dell'Elite (con un… fuori corso nel ruolo di spalla) 124-99. Alla fine foto e autografi per tutti. L'americanata è riuscita.

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