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Guardiola: «L’amichevole? Una gioia per noi»

Guardiola rinnova l’affetto per Brescia, la partita di martedì dedicata ad Andrea Toninelli e alla sua famiglia.
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Pep, amico Pep. Ma non per modo di dire: amico davvero. Non di quelli che fanno numero, ma di quelli che fanno la differenza. E se il Brescia si prepara a riabbracciare Pep Guardiola, Pep Guardiola si preparare a riabbracciare il Brescia. E già che c’è, butta le braccia intorno al collo anche a tutta la città. E alla famiglia di Andrea Toninelli, il ragazzo morto di rientro da Livorno oltre che a quelli feriti nello stesso incidente: «La partita di martedì è dedicata anche a loro». Il Bayern Monaco fa un regalo al Brescia con l’amichevole? Non è per niente corretto: «Ci facciamo un regalo a vicenda. È una gioia per il Brescia, ma lo è anche per noi. Lo è per me che in un anno e mezzo lì ho vissuto un momento bellissimo di carriera e di vita».

Parole, queste, che Guardiola ha pronunciato ieri pomeriggio nella prima conferenza stampa che l’allenatore del Bayern Monaco ha tenuto in terra trentina, a Riva del Garda, dove i super campioni resteranno in ritiro una settimana. Parole, quelle legate al Brescia, che hanno fatto il giro del mondo.

Ma non si sono esauriti qui i cioccolatini incartati con il suo passato che Pep ha distribuito alla platea: «Come ho detto - ha aggiunto -, Brescia per me ha rappresentato una parentesi meravigliosa, ma allo stesso tempo porto il ricordo della mia esperienza più dolorosa, quella legata alla squalifica per doping. Ho portato avanti una battaglia estenuante, durata sette anni a causa dei tempi della giustizia italiana, ma alla fine ne sono uscito pulito».

Ma Guardiola non pensa di avercela fatta da solo e ancora una volta chiama in causa il Brescia con nomi e cognomi in questo caso: «In quel terribile momento ho sentito la vicinanza della piazza e soprattutto sono stato aiutato dalla famiglia Corioni e dal team manager Edoardo Piovani, un grandissimo amico. Così come in generale a Brescia conservo amicizie e affetti veri: per questo ogni volta che vengo in Italia non manco mai di fare un salto in città o in generale nei posti a me cari, come ad esempio il ristorante "Orologio" a Salò dove andavo ogni lunedì sera». E infine: «Sono rimasto legatissimo a vecchi compagni di squadra di quel tempo come Calori, Toni, Baggio...».

Gli amici sono per sempre. Pep, tra loro.

Erica Bariselli

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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