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Gli auguri formato famiglia delle Leonesse di Natale

La festa prima della pausa del Brescia femminile ha regalato l'immagine di un ambiente genuino
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La cena di Natale del Brescia calcio femminile restituisce l’immagine genuina di una società che assomiglia tanto a una grande famiglia. 
E nel mondo del pallone, soprattutto tra le squadre di vertice (perché questo è il Brescia: una squadra di vertice), non è semplice trovare realtà così unite e affiatate. 

Lunedì sera, alla Dispensa Pani e Vini Franciacorta, giocatrici, dirigenza, staff tecnico, staff del settore giovanile e qualche giornalista si sono ritrovati per farsi gli auguri. Tutti insieme, per una volta lontano dal campo. 
La divisa da gioco lascia posto all’abito elegante, il tacco sostituisce i tacchetti. Da agosto, quando con notevole anticipo rispetto alle altre squadre italiane è iniziata la preparazione atletica, nessuno si era ancora fermato.
Allenamenti, amichevoli, Supercoppa Italiana, campionato, Champions League e ritiri della Nazionale hanno riempito per quasi cinque mesi le giornate delle giocatrici, che solo lunedì sera si sono potute fermare assaporando le imminenti feste natalizie. 
Finalmente, la possibilità di ricaricare le batterie: un’espressione usata durante le pause dei campionati, ma in questo caso estremamente veritiera. Perché, mentre si chiude un 2015 molto impegnativo, già si intravede un 2016 che tra Champions League, Coppa Italia e campionato lo sarà ancora di più. E allora spazio ai sorrisi e alle risate, conditi da qualche qualche canzone e due o tre cori da stadio. 

Tra fotografie di gruppo e interviste condotte da Edoardo Brunetti, addetto stampa della squadra, la serata scivola via velocemente, senza che quella genuina aria di familiarità venga mai scalfita. 
Perché è di una famiglia che si tratta, con tutte le difficoltà e le gioie che solo le famiglie sanno regalare.
Quindi, dopo la cena, parola al padre (pardon, presidente) Cesari, che si divide tra elogi, raccomandazioni e ricordi.

La parola passa quindi a Milena Bertolini, l’allenatrice, autentica mente dei successi biancoblù. «Godetevi queste vacanze - dice il tecnico alle giocatrici -, non pensate al calcio e state con le vostre famiglie». 
Dopo un’annata incredibile, per il Brescia è quindi tempo di vacanze e relax. Ma non pensare al pallone e a tutto quello che ruota attorno ad esso è troppo difficile. La società si sta infatti muovendo sul mercato alla ricerca di un portiere: con Chiara Marchitelli ai box fino a metà febbraio, l’unico estremo difensore in rosa è Camelia Ceasar oltre ai tre portieri della Primavera. 

Incassato il no per Katja Schroffenegger da parte del Bayer Leverkusen, che non ha trovato una sostituta per la giocatrice classe ’91 nativa di Bolzano e quindi non sembra intenzionato a cederla, la società rimane vigile sul mercato. Si cerca di rinforzare la squadra per rendere l’anno che verrà ancora migliore di quello che sta per finire. 
Occorrerà superarsi perché già le leonesse sono al top

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