Giro d'Italia senza Gavia: ecco come cambia la tappa bresciana
Il grazie a quanti - tra il Bresciano e la Valtellina - si sono prodigati in questi giorni per consentire il passaggio del Giro d'Italia sul Passo del Gavia è stata la prima premura di Mauro Vegni, direttore del Giro, nell'annunciare che il rischio valanghe ha imposto la drastica decisione del taglio del tratto incriminato.
Ma paradossalmente, la 16esima tappa si fa così più bresciana. A fornirne i dettagli è stato in conferenza stampa a Courmayeur lo stesso Vegni: ecco introdotta la salita di Cevo, la discesa fino a Forno Allione e quindi il passaggio previsto anche in origine da Malonno e poi Edolo.
Poi su per Santicolo prima e Corteno Golgi poi, sino allo sconfinamento in Valtellina alla vicina Aprica. Da lì, una rapida e ripida discesa porterà i corridori a Stazzona. Tutti a Tirano e Loveno per la risalita successiva che da Mazzo di Valtellina condurrà la corsa rosa su fino al Passo del Mortirolo. Da lì, discesona verso Monno e poi su di nuovo puntando verso Vezza d'Oglio e l'arrivo di tappa previsto, a Ponte di Legno.
«Certo non sarà la stessa tappa - ha commentato Vegni - ma era l'unica soluzione». La tappa sarà più corta, di circa 194 km e vanterà comunque un dislivello complessivo di 4.800 metri.
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