Giro d'Italia 2019, tappone con cinque Gran premi della montagna
Il Giro d'Italia di ciclismo continua a scalare le Alpi, in attesa della tappa bresciana. Oggi si corre la quattordicesima tappa, da Saint-Vincent a Courmayeur (Skyway Monte Bianco), su un percorso lungo 131 chilometri, porterà i corridori sulle vette della Valle d'Aosta.
È la versione moderna del tappone alpino, molto corto e assai intenso: solo 14 km saranno pianeggianti. Un vero inferno, fra salita e discesa. Cinque in tutto i Gran premi della montagna: il primo dopo 13,8 km, a Verrayes, a quota 1.017 metri (2/a Categoria).
Si tratta di una salita lunga 6.750 metri, con pendenze fra l'8,3% e il 7,5%, un dislivello di 537 metri. Il secondo Gran premio della montagna sarà sul Verrogne, dopo 51,5 km di corsa, a quota 1.582 (prima Categoria): è una salita lunga 13,8 km, con una pendenza media del 7,1%, massima dell'8,2 e un dislivello di 980 metri. Terzo Gran premio della montagna sul Truc d'Arbe, dopo 75,9 km, a quota 1.256 (seconda Categoria): salita lunga 8,2 km, che partirà da Villeneuve, presenta una pendenza media del 7%, massima dell'8,6 e un dislivello di 577 metri.
La corsa successivamente raggiungere Morgex, quindi scalerà il Colle San Carlo, a quota 1.951 metri (prima Categoria), dopo 106,1 km di percorso: si tratta di una salita lunga 10,5 km, con una pendenza media del 9,8%, massima del 10,3% e un dislivello di 1.031 metri. Seguirà una discesa verso La Thuile e Pré-Saint-Didier, quindi l'ultima risalita verso Courmayer, a quota 1.293: i corridori dovranno affrontare un tratto lungo 8 km, con pendenze medie del 3,2%, massime del 6 e un dislivello di 257 metri.
Il via da Saint-Vincent verrà dato alle 13.10, in piazza del Mercato, l'arrivo programmato fra le 17,15 e le 17,30 a Courmayeur sulla Statale 26.
Una tappa del Giro d'Italia è partita da Saint-Vincent in 13 occasioni: 1952, 1957, 1958, 1960, 1962, 1963, 1968, 1970, 1973, 1978, 1985, 1992 e 2015. Si è conclusa a Courmayeur, invece, nel 1937 (vittoria di Cimatti), 1952 (Pasotti e Coppi), 1957 (Fantini e Van Steenbergen), 1987 (Rosola).
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