Giovani

«Progetto scuole», la palla ovale alla conquista dei più piccoli

La Loggia supporta l’iniziativa educativa del Brescia che finora ha coinvolto 11 istituti
Il rugby è uno sport dall’alta valenza educativa per i più piccoli
Il rugby è uno sport dall’alta valenza educativa per i più piccoli
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La Loggia ha accolto la presentazione di un’iniziativa giovanile vincente: il «Progetto Scuole  2021/2022 – 2022/2023 Competere per crescere insieme», targato Rugby Brescia. Non solo sport. Ma un’attività che consente, pur nel contrasto, di rispettare le regole e giocare in squadra, proprio nel momento in cui ogni forma di tempo libero organizzato sembra - tra i più giovani, fortemente minata dai due anni orribili. I numeri. Attualmente sono coinvolti undici istituti cittadini, tra scuole medie e superiori e a breve interesserà anche una scuola elementare. E non è finita qui.

«Auspichiamo di proporlo per i prossimi tre anni – ha detto Samanta Donda del Rugby Brescia – e raggiungere, anche, tutte le scuole di ordine e grado. I ragazzi sono felici, come dimostrano le lettere stiamo ricevendo dalle scuole in questi giorni». L’idea, come ha spiegato Samanta Donda, è stata quella di offrire ai più giovani la possibilità di provare a giocare il rugby accanto a professionisti che saranno guidati, in qualità di responsabile tecnico e coordinatore del progetto, da Jean Luc Sans. «In questi mesi abbiamo lavorato molto bene nelle scuole – ha spiegato Sans -  Dobbiamo ringraziare, in particolare, gli insegnanti che ci hanno riservato un’ottima accoglienza». 

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Le istituzioni

Fabrizio Benzoni, consigliere comunale con delega allo sport, dopo aver ringraziato il club rugbystico bresciano ha sottolineato la valenza educativa del rugby: «Dopo lo scontro duro ma leale in campo, ti insegna anche il rispetto degli avversari - ha detto - delle regole, a lavorare in team, elementi fondamentali anche nella vita futura dei ragazzi». E il rugby orienta - ha aggiunto - anche uno sfogo, ordinato e pulito, dopo anni di compressione psicofisica. Presenti anche gli esponenti di due delle tre società che hanno creduto nel progetto condividendo la visione del Rugby Brescia: Giovanna Franceschetti, Vice Presidente di Gefran Spa e Cecilia Costa Chief Finance Officer di Fasternet Srl; il terzo sponsor è D-Exterior. «Il  progetto è nella mission del nostro club - ha spiegato, in collegamento dalla Nuova Zelanda, il presidente del club, Ernesto Bruni Zani - Lo sport è un grandissimo  strumento educativo e in particolare il rugby per i tanti valori che diffonde. Noi siamo a tutti gli effetti un’agenzia educativa a supporto delle famiglie e della società. La nostra mission è educare l’individuo ad essere una persona migliore».

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