Giovani

Mtb, dopo il tris tricolore Midolo sogna l’azzurro a cinque cerchi

Matteo Beltrami
Lo Junior bresciano, sordo dalla nascita, correrà anche su strada e nel cross
Mattia Vincenzo Midolo sul gradino più alto del podio - © www.giornaledibrescia.it
Mattia Vincenzo Midolo sul gradino più alto del podio - © www.giornaledibrescia.it
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Mattia Vincenzo Midolo è una giovane promessa del ciclismo bresciano con un sogno nel cassetto: vestire un giorno la maglia della nazionale. Sordo dalla nascita - così come i suoi genitori e suo fratello maggiore – ma forte di spirito, è da sempre motivato a fare ciò che più gli piace: correre in bicicletta.

Una vita in bici

La passione per le due ruote germoglia in Mattia Vincenzo, residente a Mompiano, fin dalla giovane età, con una predilezione per il fuori pista: «Mio papà è sempre stato appassionato di mountain bike, di conseguenza io a 2/3 anni ricordo che giravo già senza rotelline. Andavo in biciletta tutti i giorni accompagnato da lui, e mi sporcavo sempre di fango. Bellissimi ricordi». Una gavetta cominciata fin dai Giovanissimi, in forza alla Zaina Academy.

«Nelle giovanili ho cambiato diverse squadre, ma ogni volta che provavo una bicicletta nuova mi emozionavo tantissimo». Ora il ragazzo milita nel Team Guerrini, società bresciana di Castrezzato, categoria Juniores, e sente che questa è la squadra giusta per fare il salto di qualità: «La squadra è di alto livello, con ottimi allenatori e brave persone, tra cui il presidente Stefano Guerrini» – dice Mattia.

Tris tricolore

Lo scorso fine settimana Midolo si è confermato campione italiano di Cross Country, categoria Sordo parlanti, nella «Deaf mtb cup» tenutasi a Concesio. Lui che campione lo è già stato lo scorso anno a Maggiora, in provincia di Novara, e pure l’anno prima con gli Allievi. Ma non c’è solo la mtb nel suo futuro: «La mtb è una passione che mi accompagna da sempre, ma quest’anno ho deciso di testarmi anche su strada e faro anche gare di cross».

Dunque, cosa riserva il futuro a questo ragazzo? Sicuramente per quanto riguarda la categoria Sordi della Fssi, l’obbiettivo sono gli Europei, i Mondiali e perché no, anche le Paralimpiadi. Almeno questa è quello che sperano per lui gli allenatori dell’Associazione Sportiva «Ludovico Pavoni»; affermazioni che trovano riscontro nelle parole del diretto interessato. «Il mio obbiettivo è da sempre quello di arrivare alla maglia azzurra. Poi ho altri traguardi che voglio raggiungere in altre competizioni, ma la maglia azzurra resta il sogno nel cassetto».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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