Ginnastica: per Vanessa oro e record di medaglie
Finisce in gloria la spedizione della ginnastica artistica femminile a Mersin. Vanessa Ferrari ha chiuso nel migliore dei modi la sua seconda partecipazione ai Giochi del Mediterraneo, vincendo l’oro nella finale al corpo libero, dopo aver ottenuto il bronzo alla trave. Otto anni dopo l’exploit di Almeria (cinque ori ed un argento), la ginnasta della Brixia, porta così a dieci (otto delle quali del metallo più pregiato) il totale delle medaglie conquistate nella manifestazione, stabilendo il nuovo primato per quanto concerne la ginnastica artistica femminile. E questo nonostante i postumi dell’infortunio patito lo scorso marzo che le hanno impedito di esprimersi al meglio delle sue possibilità.
Per vincere l’oro al corpo libero alla Ferrari è così bastato un esercizio da 13.900 punti, dunque inferiore ai suoi abituali livelli di rendimento. Come detto, a completare il bottino della Ferrari ha provveduto il bronzo conquistato nella finale alla trave con 14.166, a soli 34 millesimi dalla greca Millousi che ha conquistato l’argento, mentre sul gradino più alto del podio è salita un’altra italiana, Giorgia Campana con un eccellente 14.533.
«Sono felice di essere tornata a fare una bella gara dopo l’infortunio - commenta la Ferrari -. Vincere fa sempre piacere e serve da stimolo per continuare a prepararsi con il massimo impegno per il prossimo obiettivo». Nel suo i campionati del mondo in calendario ad ottobre ad Anversa. Nel complesso l’intera spedizione della ginnastica azzurra femminile, guidata dal direttore tecnico bresciano Enrico Casella, si è rivelata un successo: dopo l’esordio d’oro nel concorso a squadre e la successiva affermazione delle Ferrari nell’All around, ieri nella giornata dedicata alle finali di specialità c’è stata una pioggia di medaglie, che ha coinvolto tutte le cinque ginnaste azzurre.
Giulia Leni, compagna della Ferrari alla Brixia, ha conquistato il bronzo al volteggio con una media di 13.599 (13.866 il primo salto, 13.333 il secondo). Nella finale alle parallele asimmetriche, la diciassettenne Chiara Gandolfi grazie ad un ottimo 14.200 è salita sul primo gradino del podio, sovvertendo il pronostico che dava per favorita l'altra azzurra Giorgia Campana, fermatasi ad un per lei modesto 13.700 che le è valso la medaglia di bronzo. Come detto, la ginnasta romana si è riscattata trionfando alla trave. Un bronzo infine è stato conquistato dalla brianzola Elisabetta Preziosa, che nella finale al corpo libero ha ottenuto 13.166, dopo aver vinto l’oro quattro anni fa a Pescara, nell’edizione alla quale la Ferrari non potè partecipare in quanto convalescente.
«Meglio di così non poteva andare - ha chiosato -Enrico Casella -: abbiamo centrato tutti gli obiettivi possibili».
Erika Veschini
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