Giddens, gli abiti non pagati pesano sulla vigilia

Nomi e uomini di basket per una storiaccia che con il basket non ha nulla a che fare, ma complica non poco la vigilia della trasferta della Centrale del latte a Pistoia per gara-5 della serie che vale la promozione in serie A.

Il nome è quello di Frosini, soltanto omonimo dell’ex giocatore, titolare della Frosini Clothiers, azienda di Pistoia che veste anche alcune stelle della Nba. L’uomo è J.R. Giddens, che il campionato professionistico americano lo conosce da vicino per essere stato chiamato dai Boston Celtics al primo giro nel draft del 2008.

La storiaccia inizia con l’acquisto, il 12 dicembre scorso, di tre lussuosi capi d’abbigliamento (4.750 euro il costo totale) da parte del giocatore della Centrale che però, dopo aver versato un acconto di 370 euro, non ha più provveduto al saldo. La ditta si è così rivolta al Giudice di Pace di Pistoia, il quale, il 26 aprile «ritenuto che il credito è certo, liquido ed esigibile e fondato sui documenti prodotti e sulla documentazione sottoscritta dal debitore» ha ingiunto a Giddens il pagamento entro 40 giorni.

Ingiunzione caduta nel vuoto, sicché mercoledì scorso la Procura della Repubblica di Pistoia ha protocollato la denuncia-querela nei confronti del giocatore con relativa richiesta di sequestro preventivo dei beni acquistati la vigilia di Santa Lucia (un abito perennial panama pinstripe; un abito woollen tropical; uno sport jacket in camoscio).

Sequestro - si legge nell’atto di denuncia - da effettuare in Pistoia in data 22 giugno presso il palazzetto dello sport oppure in Montecatini Terme oppure presso l’Hotel Croce di Malta di Montecatini ove alloggerà la squadra di Brescia. Non il miglior viatico prima di salire sul pullman per la gara che vale la stagione. A meno che il giocatore non abbia provveduto al saldo in extremis e le ricadute non vadano oltre gli sfottò della tifoseria toscana che immaginiamo pronta a scatenarsi sulla vicenda.

f.bass.