Germani, la strana normalità dell'allenamento a porte aperte

Entra in campo Christian Burns. Circa 300 tifosi lo applaudono, timidamente. Quanto è strana, a volte la normalità. Al PalaLeonessa è andato in scena l’allenamento a porte aperte della Germani. L’occasione che i supporter aspettavano da mesi, dopo lo stop al campionato, prima, e il campionato a porte chiuse, poi.

In attesa di Mitrou-Long, gli effettivi sono tutti presenti, al netto di capitan Moss, alle prese con accertamenti clinici in seguito a un malanno. Cobbins arriva a fine allenamento. È appena atterrato. Per lui e Moore compare anche una torta: hanno compiuto gli anni il 9 agosto.

La novità fuori dal PalaLeonessa: i parcheggi riservati ai giocatori sono stati marcati con un cartellino, sul quale campeggia pure il numero di maglia. Eccoli, dunque: Kenny Gabriel 1, Lee Moore 2, Naz Mitrou Long 3, John Petrucelli 7, Amedeo Della Valle 8, Salvatore Parrillo 17, Michael Cobbins 20, Christian Burns 23, Tommaso Laquintana 24, David Moss 34.

La seduta inizia con un applauso corale, alle 17.30 in punto. Si comincia con simulazioni di pick’n’roll ed esercizi di palleggio, arresto e tiro. Sul campo la nutrita squadra di coach Magro: il vice Di Paolantonio, e gli assistenti Jenkins, Cotelli e Alberti. In campo anche prove di conclusioni in uscita dai blocchi e di tiri su scarico. Posati i palloni, i ragazzi della Germani passano alla parte atletica col preparatore Iezzi. Tornata l’arancia in campo, ecco dunque esercizi da un estremo all’altro del parquet, a gruppi di tre, con lay-up finali. A ritmi altissimi, spazio quindi a ribaltamenti di campo costanti, in situazioni di tre contro due. Seguono possessi tre contro tre, frequentemente interrotti da coach Magro, che ribadisce l’importanza di costruire, anche con pazienza, sempre buoni tiri. Infine, lavoro cinque contro cinque. Infine, lavoro defaticante a terra.

Al termine, spazio alle interviste per il Media Day.