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Gastaldello: «Ritorno in campo? Noi abbiamo paura»

Il capitano del Brescia esprime tutte le sue perplessità per una ripresa delle attività dopo la lunga pausa dovuta all'emergenza sanitaria
Il capitano Daniele Gastaldello - © www.giornaledibrescia.it
Il capitano Daniele Gastaldello - © www.giornaledibrescia.it
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«Se ci sentiamo pronti a giocare? Se lo chiedono a me dico di no. E poi non ci sono neanche i presupposti, non ci sentiamo sicuri». In un'intervista a La Repubblica, il capitano del Brescia, Daniele Gastaldello, esprime tutte le sue perplessità per un ritorno in campo dopo la lunga pausa dovuta all'emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19.

«Ci chiedono di riprendere ad allenarci e di tornare in campo subito, concentrando dodici partite in un mese e mezzo: è ingiusto, ne va dell'incolumità di tutti i giocatori - spiega il 36enne difensore, con il club lombardo dal 2017 -. Parlo per me e per i compagni: se il prezzo della ripresa è farci male anche seriamente, non ne vale più la pena». I giocatori del Brescia hanno paura: «Siamo esposti, tutti, non solo noi calciatori, ma magazzinieri, fisioterapisti, massaggiatori. Tutti a contatto, inevitabilmente. Sento che la soluzione sarebbe chiuderci in ritiro due mesi: non ha senso, è contro natura, siamo professionisti ma anche esseri umani, abbiamo mogli, figli. Non c'è nemmeno un protocollo ancora».

Cosa ci aspettiamo ora? Che chi ha il potere di decidere decida, non si può rimandare ancora. Per la Uefa il campionato deve finire a inizio agosto. È passata una settimana di maggio e noi ancora non ci alleniamo». Alcune squadre, però, sono già tornate in campo: «Non è stato giusto partire scaglionati. Noi al Brescia ancora non abbiamo ricominciato, e non siamo gli unici. Certo, per ora si tratta di allenamenti individuali, ma bisognava partire tutti insieme. Invece fino a pochi giorni fa non si sapeva neanche se potevamo allenarci, mi sembrava assurdo che si aprisse agli atleti di sport individuali e a noi no, ma almeno questo lo abbiamo risolto, voglio credere che il ministro si fosse espresso male. Ne abbiamo parlato anche con gli altri capitani, in una riunione video, volevamo solo che ci aprissero i centri sportivi, li immaginate i giocatori della Roma o della Juve correre al parco?».

Nel Brescia non risultano casi di contagio: «Mai fatto un tampone. Ma anche se veniamo dalla zona rossa, nessuno di noi ha mai avuto sintomi: certo, ce lo siamo chiesto, ci siamo telefonati spesso per sapere come stessimo. Se lo abbiamo avuto - conclude Gastaldello - lo scopriremo soltanto quando ci faranno i test prima degli allenamenti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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