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Gastaldello ora rischia almeno 2 turni

Riconosciuto esempio di correttezza, il capitano ha perso la testa
L’espulsione.  Il rosso rimediato da Gastaldello
L’espulsione. Il rosso rimediato da Gastaldello
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A testa bassa, profondamente dispiaciuto perché conscio del fatto che quell’attimo di follia è costato sul momento e altro costerà: un attimo di follia che potrebbe anche finire spalmato su tre giornate. Perché tre giornate di stop è quanto rischia il capitano del Brescia Daniele Gastaldello alla luce del «gancio» rifilato a Vido al 24’ della ripresa della partita con il Perugia.

Che poi, a guardare bene le immagini, il pugno è anzi un doppio pugno: uno più forte, più un colpetto. Reazione a una trattenuta e magari a qualche altra scaramuccia (l’attaccante del Perugia è giovane, ma ha malizia e sa come «infastidire» gli avversari) andata in scena nei minuti precedenti. Reazione comunque ingiustificata. E di certo non in linea con la persona e il giocatore Daniele Gastaldello, esempio di correttezza riconosciuto e non a caso capitano del Brescia ora e per anni capitano del Bologna.

Per ora non ha spiegazioni il gesto del centrale difensivo che in passato non è mai stato al centro di episodi simili. Al massimo ha rimediato due turni di stop per un’espulsione per proteste (due anni fa col Bologna): chiese scusa ammettendo di aver perso la testa. Ieri mattina «Gasta» si è presentato alla ripresa dispiaciuto appunto ed è possibile ipotizzare che ai suoi compagni abbia chiesto scusa o motivato il momento già dopo la partita con il Perugia.

Oppure non ce n’è stato neanche bisogno perché tra giocatori si sa che certe volte l’imponderabile può accadere per quanto senza attenuanti. Nel concreto Gastaldello rischia da due a tre giornate: due se a referto l’arbitro scriverà di condotta gravemente antisportiva, tre se si parlerà invece di condotta violenta. Siamo sul filo.

La passata stagione in un Genoa-Roma, De Rossi (con i gradi da capitano) rimediò due turni di stop per aver rifilato uno schiaffo a Lapadula: l’episodio era abbastanza simile a quello che ha visto protagonista Gastaldello. Tuttavia è rischioso avventurarsi in paragoni del genere, perché davvero tutto dipende dalla relazione del direttore di gara. Non resta che aspettare martedì per capire se il capitano dovrà saltare «solo» le partite con Spezia e Pescara o se anche quella con il Carpi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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