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Futuro Milan, Commisso: «Non è finita, ma alle mie condizioni»

Dopo la stangata arrivata dalla Commissione Giudicante Uefa, la trattativa per l'acquisto del club continua
La dirigenza Milan - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
La dirigenza Milan - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Un anno senza Europa. È questo il verdetto della Commissione Giudicante della Uefa, che non ha fatto sconti ai rossoneri infliggendo alla società di Yonghong Li la sanzione temuta, fuori dall'Europa League 2018-19. Una botta tremenda, non ovviamente un fulmine a ciel sereno: il Milan potrà rivolgersi al Tas di Losanna per provare a salvare il suo futuro sportivo invocando una punizione meno severa.

L'Adjudicatory Chamber del Club Financial Control Body (CFCB) dell'Uefa ha deciso di sanzionare il Milan per le violazioni della normativa sul Financial Fair Play commesse da luglio 2014 a giugno 2017 con un anno di esclusione dalle competizioni ufficiali europee per club. «Nel prendere atto di tale decisione», il Milan comunica «di aver richiesto al proprio pool legale di avviare la procedura di ricorso presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, confidando in una sollecita revisione del provvedimento».

Intanto «La trattativa per l'acquisto del Milan continua, nonostante la difficoltà di comunicazione personale dovuta alla costante presenza di un emissario. Questo, a mio parere, mina alla base il rapporto fiduciario che dovrebbe esistere in un contesto complesso, ma chiaro, come quello attuale». Lo dice Rocco Commisso, patron dei New York Cosmos interessato ad acquistare il Milan, in un'intervista ad America Oggi.

«Questo Milan sette volte campione d'Europa ha una tradizione e una storia di valenza mondiale e non merita di essere trattato così - aggiunge Commisso, come si legge su Milannews.it -. Chiudo il contratto, ma soltanto alle mie condizioni. Ma sia chiaro, prima devo avere un accordo vincolante. Non accetterei mai di essere in minoranza. Il club deve essere mio perchè credo di poterlo gestire e farlo tornare ai massimi splendori». «Ipotesi altri club? No - replica - il Milan è il Milan, con una tradizione che non tutti i club italiani o mondiali possono vantare». 

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