Figc, Gravina presidente con la spinta del 97% dei voti
Undici mesi di scontri, ripicche e rinvii dopo le dimissioni di Carlo Tavecchio hanno messo a nudo tutte le debolezze del calcio italiano, che ieri a Fiumicino sembra però aver ritrovato compattezza dietro un nome, quello di Gabriele Gravina, e un progetto, forse l’ultima chance prima di una crisi definitiva.
L’urgenza del momento, dopo un commissariamento che non ha dato la svolta sperata, si è riflessa nel 97,2% delle preferenze ottenuta dal candidato unico al primo scrutinio, percentuale tra le più alte mai registrate, con il sostegno in extremis dell’Aic.
Gravina si è detto determinato ad andare avanti sui temi e nei tempi invitando tutti a «fare squadra tra di noi e con le istituzioni, il Coni ed il governo (già stamane vedrà il sottosegretario Giorgetti). Le difficoltà le conosco e la mia azione dovrà essere decisa ma anche inclusiva per dare al calcio serenità e certezze. È una occasione storica di rilancio, il riscatto comincia oggi. Tutti insieme calciamo».
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