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Fifa, a sorpresa Blatter si dimette

Le dimissioni ieri quattro giorni dopo l'ennesima rielezione
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Lo scandalo di corruzione che si è abbattuto sulla Fifa grazie alle indagini dell’Fbi ha costretto ieri alla resa Joseph Blatter.

Anche se non ufficialmente indagato, a quattro giorni dall’inizio del suo quinto mandato, il colonnello svizzero si è dimesso dalla presidenza dopo 17 anni di regno. Lo ha fatto in una conferenza stampa nella sede di Zurigo del massimo organismo mondiale del calcio, scosso da arresti, tangenti, sospetti sull’assegnazione delle ultime rassegne iridate, Germania 2006, Sudafrica 2010, Brasile 2014 sino a Russia 2018 e Qatar 2022.

Un colpo quasi mortale all’attuale Fifa, che si è spaccata soprattutto dopo la rielezione del settantanovenne dirigente elvetico, che aveva tentato inutilmente di ricompattare il «suo» mondo, affossato da un’indagine penale che promette a breve ulteriori sviluppi.

Dagli Usa trapela che l’inchiesta si sta concentrando proprio su Blatter, in attesa che qualcuno dei sospettati lo chiami in causa. Il New York Times ha rivelato che gli inquirenti Usa ritengono che sia stato il segretario generale e numero due della Fifa, il francese Jerome Valcke, braccio destro del presidente, l’alto rappresentate che trasferì 10 milioni di dollari da alcuni conti correnti della Fifa a quelli di Jack Warner, l’ex vicepresidente accusato di aver incassato tangenti dal Sudafrica per i mondiali del 2010. Una mail ricevuta da Valcke avrebbe la «pistola fumante» della losca vicenda. 

 

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