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Federico Rosa: «Mese da incubo in Kenya, ora l'avventura di Rio»

Risolta la vicenda sul doping in Kenya, domenica il manager iseano di atleti e runner parte per le Olimpiadi di Rio
ROSA, DAL KENYA A RIO
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«Sono stati davvero commoventi, per come mi sono stati vicini, primo fra tutti Asbel Kiprop, che essendo il più importante si è esposto personalmente, sia sui social media che sulla stampa, ovviamente in mia difesa conoscendomi da 10 anni, ma comunque tutti e da tutto il mondo, Kenya incluso. Devo ringraziare veramente tutte le persone che mi sono state vicine e mi hanno aiutato in questo brutto periodo».

É tornato a casa Federico Rosa, manager iseano di atleti e runner di mezzo mondo, che lo scorso mese è ribalzato al centro delle cronache sportive non già come di consueto per i tanti risultati eccellenti conseguiti dai corridori che segue, ma per la complicata vicenda giudiziaria che lo ha visto bloccato in Kenya.

Alla base di tutto la denuncia di due soli atleti dei circa mille seguiti negli anni dal team Rosa associati, che contestano al manager iseano di averli indotti al doping. Un’accusa rigettata al mittente, in primis da chi come il medico Gabriele Rosa, padre di Federico, che ha seguito da Brescia l’intera vicenda, in Kenya ha investito decenni e impegno a favore dell’atletica.

«Noi sappiamo chi siamo - commenta amaro il dottor Rosa -, sappiamo come abbiamo operato. Io sono 50 anni che alleno e non ho mai avuto un caso di doping nella mia vita. Per cui essere attaccati ed essere esposti ad una situazione difficile perché in Kenya essere sottoposto ad un’indagine è una cosa che crea molti problemi, ci ha creato amarezza. Però noi siamo fiduciosi, ritorneremo in Kenya, perché vogliamo ritornare per vincere la nostra battaglia e per dimostrare quello che siamo».

La giustizia keniota prevede l’equivalente del carcere preventivo anche per un reato punito, ove acclarato con una mera sanzione pecuniaria. E tanto è bastato perché Federico Rosa dovesse conoscere anche l’esperienza non auspicabile della detenzione in un carcere di Nairobi. Ma è acqua passata. In Kenya tornerà il 26 agosto. Prima però ad attenderlo c’è un altro volo intercontinentale.

«Finalmente domenica parto per Rio, per le Olimpiadi» assicura soddisfatto Federico Rosa. «Abbiamo lavorato 4 anni sodo, per avere tanti atleti - ne abbiamo più di 40 che parteciperanno, con tante possibilità di medaglie. E sono - dopo un periodo veramente stressante e incredibile - felice di partire per Rio, una grande avventura per cercare grandi risultati con i nostri atleti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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