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Enzo e la Centrale del latte, 1.500 chilometri di gioia

Enzo Langella era l'unico tifoso bresciano sugli spalti di Trapani: la Centrale del latte gli dedica la vittoria
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È partito domenica mattina in aereo, tornerà oggi con il «bla-bla-car», il nuovo meccanismo di trasporto tramite il quale, on line, si trova una persona che fa il tuo stesso tragitto e ci si accorda per dividere le spese. Brescia-Bergamo-Trapani. E ritorno.

Vincenzo Langella, Enzo per gli amici Enzo, è un personaggio ben noto nell’ambiente del tifo sportivo bresciano: lo trovi al basket, ma anche alla pallanuoto e al rugby. 45 anni, figlio di un famoso notaio cittadino, esprime la sua passione per ciò che regala emozione, che è sport, che diventa amicizia. Si è sobbarcato da solo la trasferta di Trapani per seguire la partita vinta per 94 a 88 dalla Centrale del latte: l’ha fatto perché ama la Leonessa, l’ha fatto perché con i supporters trapanesi c’era un gemellaggio da celebrare, rinnovare, l’ha fatto perché 1.500 km scorrono via (quasi) come se nulla fosse, quando c’è uno striscione da appendere, una bandierina da mettere, dei colori da onorare.

Ha trovato una splendida ospitalità, gli amici Alfonso e Leonardo che l’hanno scortato a pranzo, al palasport; ha trovato i quasi 4.000 del PalAuriga che l’hanno applaudito. Di più: Loschi è andato a prenderlo sugli spalti per festeggiare con la squadra a centrocampo, Diana l’ha citato in conferenza stampa dicendo «la dedica è per Enzo». Ma con lui ieri c’era tutta la Brescia che ama sempre di più la sua Leonessa dei canestri.

Cristiano Tognoli

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