Dopo Prandelli, Conte ad un passo dalla Nazionale
Caccia al ct azzurro. Tra una riunione in Federcalcio e qualche incontro nella vecchia sede della Lega Dilettanti, Carlo Tavecchio ha cominciato la sua presidenza Figc con il nome del prossimo allenatore della nazionale nel mirino. E ha portato a casa un primo, parziale risultato: Antonio Conte ora è davvero possibile per il dopo Prandelli, uscito di scena dopo l’eliminazione degli azzurri dal Mondiale.
Una telefonata ieri mattina, dopo i primi contatti avviati subito dopo l’elezione, e qualche minuto di chiacchierata. L’ex allenatore Juve si è detto «lusingato» di essere stato preso in considerazione, di fatto non ha opposto il no sfoderato nelle prime ore dopo il suo addio bianconero alla Figc, quando Tavecchio era solo candidato.
Nel colloquio mattutino Tavecchio ha esposto le linee del progetto sportivo che riguarda l’azzurro: oggi Conte dovrebbe rispondere sul suo assenso o meno a questo tipo di progetto, e se sarà ritenuto compatibile con il suo modo di lavorare, a quel punto si passerà alla parte economica tra i rispettivi legali per trovare la quadra. Ma in via Allegri c’è fiducia, il sì è dato molto probabile.
Conte sarebbe garanzia tecnica, nome incontestabile per l’opinione pubblica, allenatore vincente e di riconosciute capacità. Contratto e poteri da ct, ecco le due questioni sul tavolo. Soprattutto la seconda. Ma da quanto filtra dall’entourage di Conte, in questi giorni in vacanza in barca in Croazia, avrebbero fatto breccia oltre alle parole di stima del presidente federale anche gli attestati di stima di tanti calciatori, nei giorni scorsi.
«È dalle sette che sto lavorando, ho sentito Conte e altri. Non mi ha dato risposta, altrimenti l’avrei detto...», ha rivelato Tavecchio all’ora di pranzo, lasciando la sede di via Allegri.
«Conte è una persona per bene, ma non ho sentito solo lui - ha aggiunto il n.1 della Federcalcio - La scelta avverrà prima di lunedì. Ottimista? Sono ottimista per la federazione e per l’Italia. Conte sarebbe un bel regalo per gli italiani? Lo dite voi. Mancini? Ne ho sentiti tre o quattro».
In realtà Conte è la prima scelta: lo dimostra il fatto che è stato l’unico col quale Tavecchio ha parlato direttamente. Contatti sono stati avviati con altre persone, ha sottolineato il presidente federale, ma Mancini, Guidolin, Zaccheroni, ex giocatori della ’canterà tecnica (Cabrini o Tardelli) o campioni come Cannavaro dovranno probabilmente aspettare che si sciolga il nodo Conte. Chi conosce l’uomo degli ultimi tre scudetti Juve sa che è di una precisione estrema, attento a tutti i dettagli. E se non può essere così allenando tutti i giorni, per fare della nazionale un vero Club Italia Conte vorrebbe lavorare in condizioni ottimali: per questo il «progetto» azzurro avrà il suo peso.
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